Tarantini (A2A): Pisapia deve riconoscere l’autonomia dei manager

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    Il nuovo sindaco del Comune di Milano, Giuliano Pisapia, deve riconoscere l’autonomia del management di A2A. L’ha detto il presidente del Consiglio di sorveglianza del gruppo, Graziano Tarantini oggi, a margine dell’assemblea degli industriali di Brescia. “Non credo cambierà molto – ha detto – l’importante è che venga riconosciuta l’autonomia del management. Un eventuale cambio del sindaco non cambia molto, non sono preoccupato”. In A2A, ricorda, “alcuni consiglieri dell’area di sinistra già ci sono. E’ chiaro che cambiando i soci ci potrebbe essere qualche problema sugli indirizzi da dare al gruppo, i sindaci devono dialogare per il bene della società”.

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    1 COMMENT

    1. TARANTINI non è un manager ma un amministratore indicato dalla politica che dovrebbe operare per conto della gente e non in base a speculazioni privatistiche.Reclama indipendenza? ma la "fabbrica" è sua? Non caoisco come possa essergli venutain mente questa pretesa.Con un Pisapia a comando se ne vedranno delle belle perchè l’Uomo è nello stesso tempo gentile e mite ma deciso a far valere un rispetto di regole ed atteggiamenti corretti nel camopo sociale ed ambientalistico.

    2. Tarantini è stato nominato perchè reggente della compagnia delle opere di comunione e liberazione. Fino a ieri, comandato da Paroli, Moratti e Formigoni, stava buono buono agli ordini dei capi, ora rivendica autonomia, ma da Pisapia. era prima un magiordomo (in senso buono) della politica e così rimane ora. Continuerà a fare ciò che Paroli e Pisapia gli diranno di fare, come è giusto che sia, visto che, come già detto A2A non è sua, ma è suo lo stipendio che noi gli paghiamo

    3. Spero di sentire le stesse "critiche" rivolte a Paroli, quando secondo la logica ( a mio avviso sbagliata) dello spoil system, mise Tarantini. allorchè Pisapia farà lo stesso a Milano. E lo farà…

    4. A leggere questi commenti mi rendo conto dell’ignoranza diffusa.

      Il management qualificato di A2A deve tenere conto delle indicazioni degli azionsti ma deve avere un sufficiente grado di autonomia.

      Scorretevi le pagine di un qualunque manuale di economia aziendale ed un po’ di letteratura sul diritto societario e forse farete commenti più sensati.

      Tarantini è chiamato a gestire al meglio l’impresa. Per quello è pagato. A2A è una società quotata in borsa, non è il Comune di Brescia. Questa differenza è di forma e di sostanza.

      Un commento personale. Io detesto Tarantini per il suo carattere, non l’ho mai digerito. Ma gli riconosco un’intelligenza e delle capacità fuori dal comune. Quando uno è attaccato e criticato da tanti significa che sta facendo bene. (vedi attacchi dei cattolici-democratici e dei leghisti e degli stessi pidiellini).

      E’ uno scomodo ma lasciatelo lavorare. Dove ha lavorato ha ottenuto grandi risultati. Da Banca Akros alla CDO di Brescia.

    5. Non credo che la funzione di una grande azienda di servizio pubblico, a prevalente capitale pubblico, sia solo quello di fare utile per gli azionisti. Quindi spero che Pisapia se ne occupi, e che fra un paio d’anni se ne occupi, con lo stesso spirito, anche il nuovo sindaco di Brescia

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