25% Brescia, 25% Trento e 50% Verona. Se dovesse entrare anche Sea di Milano avrebbe il 20%, rosicchiato agli altri tre (che scendebbero al 20, Brescia e Trento, e al 40, Verona, che avrebbe preservato così il diritto di veto).
Oggi è il gran giorno della firma sull’accordo tanto discusso tra i tre soci. Dopo mesi di trattative arriva il sì al documento che verrà siglato presso l’hotel Veronesi la Torre di Villafranca. Tutto finito? Nemmeno per sogno. E’ un grande passo, quello sì, ma sarà un matrimonio senza consumazione. Come anticipato nei giorni scorsi da bsnews.it entro 90 giorni infatti i tre soci dovranno approvare, o respingere, il piano di sviluppo dello scalo. Il documento è stato commissionato alla Roland Berger Strategy Consultants, e conterrà le linee programmatiche per la vocazione dell’aeroporto, che sembra essere sempre più quella del trasporto merci, soprattutto ora che, finalmente, il costo del carburante per gli aerei costa di meno (trasportato qui dall’aeroporto militare).
Quanto costa a Brescia (Camera di Commercio, Provincia ed Abem) l’accordo di oggi? 25 milioni.
Dopo dura lotta , faticose trattative, scontri, siamo riusciti finalmente a conquistare il 25% dei debiti del d’annunzio. Un grande risultato, da mettere nel guinness dei primati della peggior politica imprenditoriale pubblica, per l’ostinazione e la cocciutaggine con cui si voluto a tutti i costi (è proprio il caso di dirlo) conquistare un obiettivo tanto alto.