Una anziana di 75 anni. Camminava sola, lungo una via Fratelli Ugoni in quel momento molto trafficata, verso le 17. E’ stata affiancata da due giovani donne straniere, lei pensava avessero bisogno di un’indicazione stradale, e invece loro avevano bisogno della catenina d’oro che portava al collo. Senza alcuno scrupolo una delle due straniere ha afferrato il gioiello e l’ha strappato, dopodiché assieme alla complice se l’è data a gambe levate, facendo rapidamente perdere le tracce.
Che sia un vero e proprio allarme lo diciamo da tempo. Ciò che preoccupa maggiormente è che non si tratta di una "banda specializzata" quanto piuttosto di criminalità diffusa. Alcune persone, una decina di tunisini, sono già state fermate, eppure i colpi vanno avanti. Difficile la prevenzione, anzi impossibile senza creare un clima di allarmismo e paura nella popolazione, soprattutto anziana, alla quale non si può certo dire di starsene in casa, o di non fermarsi sul marciapiede o di non indossare gioielli (la collana della signora rapinata era un caro ricordo di famiglia che portava sempre al collo).
E allora come agire? Bloccando chi acquista gioielli senza troppi scrupoli sulla loro provenienza, e presidiando il territorio anche con poliziotti in borghese. Ma non è certo sufficiente.
I malfattori stranieri che dimostrano di non rispettare legalità e doveri del paese ospitante, è mio parere vengano rispediti al loro paese.