Rolfi: “I nostri candidati? Devono anche saper friggere le patatine”

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     di Andrea Tortelli – In principio erano le salamelle delle Feste dell’Unità. Oggetto del desiderio di molti, anche a destra. E parametro indispensabile per valutare la fedeltà del militante di sinistra. Poi è spuntata la Lega e si è passati di corsa alla vernice per scrivere la propria appartenenza sui muri (“i libri dei popoli”, come li definiva il Bossi delle origini). Ma ora che il Carroccio è arrivato alla maturità, i candidati vanno selezionati – “aumentando i filtri” – tra coloro che presidiano i gazebo e friggono le patatine alle feste del partito. A dirlo è il vicesindaco Fabio Rolfi, che – partendo dal risultato delle ultime elezioni – racconta a 12 Mesi la “sua” Lega e la “sua” Brescia.

    Alle urne la Lega bresciana sembra aver fatto un netto passo indietro. Castel Mella è l’inizio della fine come sostengono i vostri avversari?

    “Di certo lo sperano. Ma in molte regioni italiane – penso in particolare a Toscana e ed Emilia – la Lega è cresciuta in maniera significativa. Quanto al Bresciano, possiamo forse aver sbagliato qualche candidato. E dobbiamo essere più bravi a comunicare ciò che siamo, cioé il vero motore dell’alleanza, senza farci trascinare nei problemi interni del Pdl. Però Castel Mella, che pure fa rumore, è un caso a parte. Rispetto il lavoro dei giudici, ma non posso non rilevare che le loro scelte hanno avuto un peso decisivo in una sconfitta consumata per soli 60 voti”.

    Negli ultimi anni, però, siete cresciuti molto e nelle vostre liste sono entrate anche figure che hanno interpretato il ruolo pubblico in maniera troppo disinvolta…

    “Quando il consenso e i posti crescono il rischio di ‘intrusioni’ diventa forte. Credo che la Lega debba aumentare ancora i suoi filtri. Investendo soprattutto sui giovani e sulla loro formazione. Perché la gavetta, in politica, è importante”.

    Vent’anni fa, al primo boom di voti, nella sede del Carroccio c’era la coda di aspiranti candidati – spesso in doppiopetto – in cerca di un posto sicuro. E a tutti veniva consegnata una “tola” di vernice per testare la loro lealtà al movimento. La soluzione è nel ritorno alle origini?

    “Le origini non le abbiamo mai dimenticate. Semplicemente non usiamo più la vernice. Credo che tra i candidati alle comunali del 2013 saranno ben pochi quelli che non hanno mai fatto un gazebo o preparato le patatine fritte a una nostra festa”.

    Parliamo di lei. Nel 2008 ha raccolto oltre mille preferenze personali, ma non era molto conosciuto al di fuori della Lega. Oggi, invece, è forse la figura più nota della giunta. Cosa è successo nel frattempo?

    “Ho lavorato molto, ho ricevuto centinaia di persone e ascoltato i loro problemi. Anche quelli che non fanno notizia. E mi sono adoperato concretamente per risolverli. Niente di più”.

    Ma chi è il vero sindaco? Paroli o Rolfi, come dice l’opposizione?

    “Il sindaco è quello che hanno scelto i cittadini. L’opposizione, poi, può dire ciò che vuole”.

    Veniamo ai fatti. Sono passati tre anni dall’insediamento della giunta Paroli, la città è davvero cambiata?

    “Tre anni non bastano per cambiare una città. Ma stiamo lavorando per farlo e i risultati si iniziano a vedere. Il centro storico – grazie a iniziative come Buonissimo e le notti bianche – sta tornando un luogo accogliente, in cui i bresciani possono ritrovarsi senza paura. Le cosiddette periferie – attraverso una moltitudine di piccoli interventi – sono finalmente al centro dell’attenzione. Il cambiamento parte da qui e dal fatto che non stiamo amministrando la città con la spocchia di certi intellettuali di sinistra e dei loro amici”.

    Vi restano ancora due anni di mandato. Quali sono le priorità?

    “Per il centro è necessario dare nuovo impulso al progetto dell’aula studio di piazza Rovetta (il cosiddetto Cubo bianco, ndr) e proseguire lungo la via della pedonalizzazione. Ma è necessario anche investire di più sulle piste ciclabili – ricordo che il primo piano organico in questo settore l’ha fatto l’attuale giunta, non Ettore Brunelli – e porre subito le basi per il prolungamento del percorso della metro. Sul fronte della sicurezza, ancora, toglieremo agenti dagli uffici e li manderemo a pattugliare i quartieri. Mentre per quanto riguarda la Cittadella dello sport – che può contenere anche lo stadio, se fatto in modo intelligente e ragionevole – è essenziale che, come chiedono molti cittadini, venga circondata da un vero parco delle cave, senza discariche o altro”.

    E sul fronte sociale?

    “Ogni scelta dovrà avere una premessa: il welfare locale, oggi, è troppo ingiusto nei confronti dei bresciani ed è necessario introdurre dei correttivi. Il dovere di chi fa politica è anche quello di dare segnali e gettare il cuore oltre l’ostacolo. Ecco perché non siamo affatto pentiti della battaglia sul bonus bebé”.

    Di fondo, però, resta la questione dei conti. In futuro potremo ancora contare sugli 80 milioni di dividendo di A2A?

    “E’ doveroso che quei soldi arrivino, perché altrimenti non avrebbe senso la partecipazione della Loggia in questa società. A2A deve fornire servizi, ma anche distribuire ricchezza ai suoi azionisti. Cioé ai cittadini bresciani”.

    La metro rischia di essere un “buco” da 30 milioni all’anno per la città. Il bresciano deve mettersi in testa che stiamo vivendo sopra le nostre possibilità?

    “La metro, così come è, non risolve il problema del traffico ed è stata progettata con un piano finanziario insostenibile. Il partito dei professori (il Pd, ndr) era arrivato addirittura a ipotizzare l’aumento del biglietto fino a quasi due euro entro il 2013. Noi cercheremo a tenerlo a un euro e 20. E di recuperare risorse riorganizzando il sistema del trasporto pubblico. Ma certamente qualche sacrificio sarà necessario”.

    Fin qui abbiamo annoiato i lettori con discorsi seri. Cominciamo a “giocare”. Fabio Rolfi si sente prima di tutto il vicesindaco o un militante leghista?

    “Vicesindaco e leghista. Non potrei scindere i ruoli”.

    Se la Lega non fosse mai esistita oggi cosa voterebbe?

    “Non la sinistra. Ma nemmeno la destra, di cui non condivido la concezione ancora un po’ troppo centralista dello Stato. Starei al centro, possibilmente non quello democristiano”.

    Princìpi, bene comune, mandato elettorale. Deve prendere una decisione. Come ordina questi tre elementi?

    “Bene comune, mandato elettorale e princìpi. Non perché i princìpi siano secondari, ma perché il mandato ricevuto non va mai tradito e il bene comune deve essere il fine ultimo di ogni scelta”.

    Giù dalla torre… Corsini o Del Bono: chi butta?

    “Tutti e due. Ma la prima spinta la darei a Corsini”.

    Castelletti o Onofri?

    “Salvo entrambi. Non condivido tutto ciò che dicono, ma mi sembrano animati da una sincera passione per la città”.

    Il parcheggio sotto il Castello o il nuovo stadio?

    “Butto lo stadio, se il parcheggio diventa funzionale soprattutto a chi abita in centro.”.

    Il Magazzino 47 o i grillini?

    “Non ho dubbi: il Magazzino”.

    Floris o Santoro?

    “Entrambi”.

    Sallusti o Minzolini?

    “Sallusti”.

    Busi o Platinette?

    “Tutti e due. Perché non amo le persone che vogliono apparire eccessive a tutti i costi”.

    Il Grande fratello televisivo o il Caimano di Moretti?

    “Salvo il film. Ma butto il Grande fratello e Moretti”.

    Il kebab o gli involtini primavera?

    “Butto il kebab e assaggio per la prima volta gli involtini. Ma la cucina cinese la getto comunque. E ceno volentieri con spiedo bresciano, uccellini e polenta”.

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    23 Commenti

    1. macchè patatine, involtini e polenta e osei !!!

      siete alla frutta !!!

      una intervista senza alcuna capacità autocritica.
      se ancora parla del malus bebè, vuol dire che proprio non ha capito nulla della batosta elettorale appena presa.

    2. Rolfi si occupa di cose più serie normalmente..ma ha semplicemente risposto a delle domande per un’intervista…quindi o lei non ha letto o le rode (come probabilemente rode al sig. TempoModerno…)

    3. ……sbsgliato qualche candidato? No, Rolfi. l’errore è voler mettere la bandierina della Lega anche quando non si hanno persone competenti ….purtroppo per lei che è una persona capace e un gran lavoratore, così , nel bresciano, non è per molti( troppi) dei suoi uomini.
      E questo si vedrà fra 2 anni…

    4. percarità, ha l’elasticità di pensiero di un ameba… invece di imparare dai propri errori ed accrescersi dalle differenze culturali, butta tutto, a prescindere. Nemmeno l’autarchia del ventennio ci ha violentati quanto la lega vuole fare…

    5. come preannunciato, il commento di tempo moderno è stato censurato, pur non contenendo materiale offensivo, ma solo contario al dictat leghista. chi ha voglia di seguire un sito che assomiglia sempre più alla pravda?

    6. Il centro destra a Brescia per evitare di fare la fine di Milano dovrebbe candidare persone vicine alla gente, portatrici di idee nuove, giovani e fresche. E che hanno dimostrato voglia di impegnarsi e concretezza.
      Rolfi potrebbe essere un Renzi bresciano, meditate gente meditate.

    7. Il centro destra a Brescia per evitare di fare la fine di Milano dovrebbe candidare persone vicine alla gente, portatrici di idee nuove, giovani e fresche. E che hanno dimostrato voglia di impegnarsi e concretezza.
      Rolfi potrebbe essere un Renzi bresciano, meditate gente meditate.

    8. La lega ha purtroppo pochi uomini di livello. Rolfi è sicuramente uno di quelli. Per questo la Lega vincerà, in coalizione conil PDL, le amministrative 2013. Un grande sindaco come Paroli e un grande vicesindaco come Rolfi faranno man bassa dei voti bresciani.

    9. bresciamno,ancora con la frutta?abbia pazienza ma i nostri menu sono un po piu variegati,comprendendo anche la frutta ovviamente……….ps ha fatto poi scorta di verdure?

    10. caro rolfi, rispondi per favore a Mr. Re di azione cattolica che stando alle sue dichiarazioni sarebbe favorevole alle moschee a brescia…….
      diglielo in dialetto bresciano , grazie !

    11. "Mentre per quanto riguarda la Cittadella dello sport – che può contenere anche lo stadio, se fatto in modo intelligente e ragionevole – è essenziale che, come chiedono molti cittadini, venga circondata da un vero parco delle cave, senza discariche o altro”.
      Ma dove lo ha letto che i cittadini vogliono la cittadella dello sport e lo stadio circondati dal parco delle cave??????
      Sono state raccolte e depositate più di 3.000 firme che chiedono SOLO il parco delle cave; in data 27 maggio anche il CODISA ha esposto a Sindaco e assessori il suo progetto che non contiene né stadio né cittadella! ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
      Gli unici a volere lo stadio e la cittadella dello sport nel parco sono il Sindaco e la Giunta insieme a qualche tifoso che non ha ancora capito che i polmoni di chi abita in questo quartiere valgono più di ogni altra cosa.
      In compenso contro la discarica di amianto Rolfi e C. non hanno mosso un dito, anzi la conferenza dei servizi del 3 dicembre 2008 per la concessione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale riporta il parere favorevole del Comune di Brescia.
      Inoltre in questo periodo è in corso la Valutazione Ambientale Strategica per la realizzazione di un bitumificio proprio accanto al Parco.
      Per non parlate poi dell’accordo in essere tra Comune e Gaburri per la realizzazione di un Polo logistico all’interno del parco.
      E cosa dire della concessione edilizia (di durata triennale) per la realizzazione da parte di Faustini di un deposito temporaneo su di un area tra Via Bettole e Via Borcchi, sempre dentro al parco?
      Ed infine lo sa Rolfi che la sua Giunta con nota prot. n°Z1.2009.0012584 del 18.06.2009, ha espresso parere favorevole al progetto di ampliamento di una cava, anche questa all’interno del Parco, proprio nella zona dove vorrebbe realizzare la cittadella dello sport e proprio una cava del Gruppo Faustini cui si vorrebbe affidare la realizzazione dell’intera opera?

    12. alessandra mi piace xchè affronta argomenti concreti.
      posso chiederti se non hai mai avuto uno scambio di idee o valutazioni con il ROLFI?
      sono sicuro che alcune delle tue preoccupazioni, se sincere ,verrebbero fugate.
      In ogni caso ritengo che chi lavora seriamente per il bene comune sia anche gratificato soprattutto se è disponibile alla verifica e alla compartecipazione.
      Credo che ogni contributo possa essere valido se non antepone il proprio interesse a quello sociale.

    13. Caro Gigio, non credo che i cittadini debbano andare a bussare alle porte per elemosinare attenzione (non è questa la democrazia), comunque il primo tentativo di incontro, naturalmente fallito, risale al luglio 2009.
      In ogni caso Rolfi può sempre rivolgersi alla sua collega Vilardi che dovrebbe essere informata molto più di me in materia.

    14. Gentile Alessandra, forse Lei non ricorda che con la giunta precedente NON potevi neppure elemosinare, perchè ad eccezione di Guindani nessuno Ti ascoltava. E’ forse questa la Democrazia di cui parla?

    15. GEntile Signora Alessandra i bresciani che vogliono la Cittadella dello Sport sono tantissimi… e visto che non fate altro che "boicottare" lo sviluppo dell’impiantistica sportiva tra breve nascerà un Comitato a favore della realizzazione della Cittadella dello Sport al Parco delle Cave.

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