Homerus, al via il campionato nazionale dei velisti non vedenti

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    Da oggi fino a sabato, le acque del golfo gardesano di Salò ospiteranno il Campionato Italiano Open della vela per non vedenti, formula Homerus. Si tratta della formula ideata dallo skipper lacustre Alessandro Gaoso, i velisti ciechi guidati  dal suono delle boe. L’evento fa parte del progetto “Sailing Together” supportato da “Noi e la terra” di Milano e che vanta il patrocionio  del Presidente della Repubblica.  E’ inserito nel ricco calendario dei festeggiamenti per i 120 anni della Canottieri Garda, che nella sua marina ospiterà tutta l’organizzazione delle regate. Il progetto Homerus nasce il 13 dicembre (giorno di santa Lucia) del 1995. Promotore è  Alessandro Gaoso, prima armatore del giallo “G.G.G.”, per anni il più veloce cabinato di 7 metri e mezzo d’acqua dolce e forse d’Italia, poi del “Mini Tonner” che porterà lo stesso nome e vincerà due titoli mondiali con i timonieri Roberto Passoni e Giovanni Cassinari.  Dalla seconda metà degli anni ’90 Homerus cresce e si diffonde in Italia e nel mondo. Nascono importanti collaborazioni. I suoi velisti sfidano le colonne d’Ercole, veleggiando al largo della Rocca di Gibilterra. Qualche tempo dopo, formano un insolito equipaggio sul “Bamboo”, il Baltic 51 della Comunità Exodus di Lacona, Isola d’Elba. Gli “occhi” sono quelli dei giovani del gruppo di recupero di  Don Antonio Mazzi. L’abilità velica la offrono gli skipper non vedenti d’acqua dolce. Il traguardo è la Terra Santa. Non male come viaggio “icona”. Ma è l’agonismo più agguerrito che appassiona Gaoso ed  i suoi ragazzi. E’ il 1987 ed il Garda  ospita il primo campionato nazionale. Via via arrivano le altre partecipazioni. Il progetto Homerus gira il mondo, abbina le sue gare ad altri eventi, dalle Olimpiadi alla Coppa America. Va su e giù per lo “Stivale italico”. Si inventa il gemellaggio con le Repubbliche Marinare. Si fa scortare dalla “Amerigo Vespucci”. Va da tutti, dal presidente Ciampi (o ora da Napolitano) fino in Vaticano.  In queste ultime stagioni l’Ifds, l’International Association for Disabled Sailing, riconosce, finalmente, l’idea di Gaoso.  La sua gara, che ancora non può chiamarsi mondiale, fa tappa in Sicilia e , nel 2008, sul lago d’Iseo, ospite dell’Associazione Nautica Sebina. Sfida che diventerà Mondiale, con tutti i titoli legalizzati in ambito sportivo, nel giugno 2010 con la “Homerus World Blind Championship”, anteprima di quella specialità che farà il suo esordio alle Paralimpiadi del 2020, forse a Roma, su un mare Italiano. Ed ora arriva la nuova edizione del  Campionato Italiano, versione “Open” con significative presenze di australiani,  inglesi, spagnoli, più ovviamente gli azzurri un vero evento internazionale, nel golfo di Salò dove dal lungolago si potranno vedere le gesta di questi velisti del tutto particolari.

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