Legambiente: “Dopo i nuovi treni ora aspettiamo l’aumento di passeggeri”

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    "L’arrivo (in ritardo di due anni) dei nuovi 8 treni, che si aggiungono ai 2 comprati senza gara di evidenza pubblica e costati oltre i prezzi di mercato, sarà il banco di prova per Trenord. Adesso devono aumentare sensibilmente i passeggeri trasportati incollati da decenni a numeri deludenti (1,3 milioni di passeggeri l’anno), sia rispetto alle consistenti risorse pubbliche messe in campo da regione lombardia e provincia di Brescia che rispetto alle enormi potenzialità del bacino di traffico pendolare e turistico solo parzialmente sfruttate".

    E’ quanto sostengono in una nota Silvio Parzanini e Dario Balotta in rappresentanza dei circoli di Legambiente della Franciacorta e del Basso Sebino. "Sarebbe da studiare un nuovo modello di servizi sia per l’alta valle Camonica che per il basso lago" scrivono gli ambientalisti in una nota. "In particolare andrebbe rilanciato il polo di Rovato per le connessioni con Milano, Bergamo e Paratico (Sarnico). Alla presentazione di ieri dell’arrivo dei nuovi treni ci si sarebbe aspettati un bilancio complessivo della linea ed in particolare una correzione dell’offerta sulla tratta Iseo Rovato che ha inspiegabilmente girato semivuota dalla sua recente istituzione. In particolare serve la soppressione dei doppioni delle linee parallele effettuate dagli autobus, nuovi orari  festivi per il turismo e feriali per i pendolari ed un sistema di emissione dei biglietti integrato (bus–ferro) e semplificato. Non bastano gli aumenti delle tariffe, dieci volte superiori al tasso d’inflazione per fare una nuova azienda", si conclude la nota "ma serve  più responsabilità sui risultati conseguiti a partire dal traffico tolto alla strada a favore della ferrovia".

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