Protesta dei migranti, due in ospedale. Ieri un nuovo incontro con il prefetto

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    Ricovero presso l’ospedale Sant’Orsola per Jimi e Novez e incontro tra il prefetto di Brescia, Livia Narcisa Brassesco Pace, e tre esponenti cittadini del Pd, Corsini, Galperti e Ferrari.

    Questi, in sintesi, i due fatti principali della prima domenica in piazza Rovetta dall’inizio dello sciopero degli immigrati bresciani. Jimi e Novez nel pomeriggio sono stati portati in ospedale per un controllo. Lo stato di salute dei due, considerando il digiuno che si sono imposti, è rassicurante, ed ora a preoccupare sono le condizioni di Rachid, che persevera nella sua lotta e continua a non mangiare enon bere.

    Per quanto riguarda l’incontro in prefettura, i tre esponenti del Pd hanno ottenuto dal prefetto di essere ricevuti nonostante lo scarso preavviso (sabato la decisione) e la giornata festiva. L’incontro è durato un’ora, e successivamente i tre si sono recati in piazza per riferire ciò di cui si era parlato. Il prefetto, in sostanza, avrebbe riferito di avere le mani legate e di essere in attesa di indicazioni precise dal Ministero. La sensazione comunque è che Maroni non tornerà ad occuparsi della faccenda prima di metà settimana, nonostante le pressioni di Brescia e anche di Padova dove è in corso una protesta analoga. Il deputato Pd Pierangelo Ferrari, in attesa di risposte da Roma, ha assicurato i migranti che cercherà di portare in Parlamento la questione, durante la due giorni di martedì e mercoledì.

    L’impressione comune, dopo l’incontro col prefetto, è che la questione non possa chiudersi in tempi brevi. Certamente il termine concesso dalla Loggia per il presidio, 25 giugno, è troppo vicino. Il 23 si riunirà il comitato per l’ordine pubblico: dall’incontro potrebbe venire la proroga di qualche giorno.

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    1 COMMENT

    1. La politica dovrebbe dare risposte concrete invece di pensare soltanto a portare a casa i voti…. Berluka e VBossi, la gente è stufa!!!!!

    2. Ovviamente per i disoccupati e gli indigenti italiani nessuno fa un beneamato caxxo…tutti a battersi per i marocchi!grazie sinistri

    3. spedire a casa i clandestini è una bufala, ma qualcuno che ci abbocca c’è sempre. in italia ci sono 600-700mila clandestini. maroni (non la sinistra) ne respinge 20mila all’anno…..tra 35 anni abbiamo finito.
      che tutte le forze sane di brescia contribuiscano a risolvere qs problema. vogliono solamente lavorare in regole non essere più sfruttati.

    4. Con la crisi che c’è dovremmo dare lavoro a 600-700 mila clandestini…..diciamolo ai nostri disoccupati, soprattutto giovani. I CLANDESTINI, vanno espulsi, appunto perchè clandestini ed con o senza lavoro in Italia non possono stare a meno che Gobbi o chi per Lui non offra loro lavoro ed alloggio decorosi…il tutto a spese proprie….e..non della collettività

    5. Clandestino è Colui che si trova in luogo (in questo caso l’Italia ) senza poterci stare. L’italiano che evade le tasse NON esiste per il fisco, ma come persona , in quanto italiano , ha diritto di stare in questo nostro Paese.Gli stranieri clandestini che lavorano in nero , proprio per questa loro condizione si prestano ad essere sfruttati. Se non fossero clandestini, i loro datori di lavoro (persone "poco di buono",questo sia chiaro)NON avrebbero alcun interesse ad assumerli perchè NON potrebbero sottopagarli…e sono certo che con la crisi che c’è quei posti di lavoro potrebbero essere occupati da italiani.

    6. quindi qualcuno vuole che rimangano clandestini per poterli sfruttare, metterli contro gli italiani e sfruttare sia gli uni che gli altri. geniale ! allora è meglio regolarizzarli e permettere loro di lavorare con salari sindacali.

    7. NO ,io vorrei che se ne andassero , che tornassero da dove sono venuti, perchè se ancora qualche posto di lavoro c’è trovo sia giusto PRIMA destinarlo ai lavoratori italiani. Se poi , per qualche motivo,qualcuno voglia avvalersi di lavoratori straniere dovrà garantire loro ,oltre ad un giusto stipendio , anche un alloggio decoroso. NON CI SONO DIRITTI SINDACALI PER TUTTI… bisogna operare una scelta. IO non vorrei CLANDESTINI in Italia…..non che chi è clandestino rimanga tale, ma chi è clandestino deve lasciare l’Italia. Mi sembra così semplice da comprendere,,,,

    8. Smettiamola anche con la tiritera che gli8 stranieri fanno i lavori più umili che gli italiani NON vogliono fare, perchè’ ora , con i tempi che corrono non è più così

    9. anch’io vorrei tante cose, ma… ma finchè il 20% della popolazione consuma l’80% delle risorse, mentre il’80% della popolazione mondiale si deve accontentare del rimanente 20%, le migrazioni ci saranno sempre. non si emigra per scelta, lasciando la propria famiglia ed il proprio paese, ma per necessità.

    10. Quindi la Sua soluzione sarebbe quella di vivere TUTTI in una situazione di disagio……mal comune , mezzo gaudio? Mi spiace non son d’accordo,però sono certo Lei avrà già provveduto a dividere la Sua abitazione de i Suoi "averi con qualcuno si questo 80%. Altrimenti sarebbe troppo facile essere generosi con……le cose altrui.

    11. Non si tratta di essere generosi: si tratta solo di capire che chi è nell’"80%" è evidente che aspiri a migliorare le proprie condizioni di vita. Bisogna condividere "l’agio", non il "disagio". Mi pare lo dicesse anche quel signore duemila anni fa, ma non lo ascolta più nessuno…

    12. Spero per Lei. se lavora,che…..non arrivi ad occupare il Suo posto di lavoro, o, se in graduatoria per le case popolari, a vedersi scavalcato da chi, da pochi anni in Italia solo, perchè accompagnato da uno stuolo di figli, lascia Te in condizioni disagiate . Non c’è lavoro e non ci sono abitazioni per Tutti…. come si può vedere anche negli altri Paesi oggetto di migrazione (Francia, Spagna Olanda, Paesi Scandinavi….)si sta ritornando sui propri passi rendendo difficoltosa, molto difficoltosa,la migrazione. Sbagliano TUTTI? o si è sbagliato prima con un eccessivo buonismo ed ora si deve tornare indietro? Io ho la Mia idea , Lei lo Sua , però ribadisco ,sono certo che Lei avrà provveduto a dividere il suo "agio" .
      Le auguro un serena giornata

    13. Il mio posto di lavoro lo occupo io; se arriva un altro a lavorare meglio per lui. Se è più bravo di me, è meglio che vada avanti lui (si chiama meritocrazia). Se uno viene qui a lavorare e paga le tasse, è giusto che abbia accesso ai servizi (scuole, ospedali, case popolari, etc). A me passano davanti in graduatoria gli evasori fiscali nostrani (quelli che hanno la gioielleria e dichiarano 13.000 euro all’anno: pagano la retta universitaria dei figli nella fascia bassa, mentre io che faccio l’operaio e dichiaro 20.000 euro pago di più). Sullo "sbagliano tutti", c’era uno che diceva: "mangiate la m…, duemila miliardi di mosche non possono avere torto". Sul mio "agio" (davvero limitato, per il vero…), un po’ del mio tempo lo dedico agli altri (ma mi hanno insegnato che va fatto, senza vantarsene troppo e quindi così faccio: lei faccia finta di non averlo letto). Buona giornata anche a lei.

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