Bici, ecco le nuove rastrelliere. Rolfi e Labolani: “Così sosteniamo la mobilità ciclabile”

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L’amministrazione comunale ha provveduto quest’oggi a far installare altre rastrelliere per la sosta regolare delle biciclette in via X giornate e in corso Zanardelli. Sono state posizionate 5 strutture per un totale di 30 posti singoli. 

“Stiamo incentivando la sosta regolare delle biciclette nelle zone interessate dall’ordinanza" ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla Mobilità e traffico del Comune di Brescia, Fabio Rolfi. "Ieri abbiamo presentato una serie di sconti per il posteggio nella pensilina della Stazione, oggi abbiamo provveduto a installare cinque rastrelliere per un totale di trenta nuovi posti in via X giornate e in corso Zanardelli, che vanno sostanzialmente a raddoppiare l’offerta già esistente. Altre 20 rastrelliere saranno inoltre posizionate nel centro storico della città la prossima settimana. Il nostro obiettivo è incentivare l’uso di questo mezzo di trasporto nel pieno rispetto del decoro urbano. Durante il prossimo Consiglio comunale del 27 giugno, infatti, sarà discusso uno stanziamento di 2.000.000 di euro da destinare al Piano di Mobilità ciclabile, che prevede la realizzazione e la riqualificazione di 14 piste ciclabili principali, separate e sicure rispetto alle carreggiate. Un modo estremamente concreto e pragmatico per promuovere la mobilità ciclabile nella nostra città”.

Nei prossimi giorni verranno inoltre individuate alcune zone nelle vicinanze di corso Zanardelli e delle principali piazze della città, adibite al parcheggio di scooter e motorini, al fine di evitare la sosta impropria sotto i portici e in aree pedonali o monumentali. L’assessore al Centro storico e arredo urbano, Mario Labolani, in merito all’ordinanza del vicesindaco Rolfi, ha predisposto la documentazione riguardante la situazione degli stalli per biciclette presenti in città e in particolare nel centro storico.

“In città esistono 968 posti bici censiti, 200 posti riservati al servizio Bicimia e 550 posti nella pensilina della stazione, per un totale di 1718 posti" ha spiegato Labolani. “A questi vanno aggiunti i 30 nuovi posteggi posizionati oggi in corso Zanardelli e via X giornate. Inoltre il progetto europeo Civitas prevede l’installazione entro il 2012 di altre 40 rastrelliere modello “Verona”, pari ad altri 240 stalli, su tutto il territorio del Comune di Brescia. A fronte di tali dati – ha aggiunto  Labolani – è facile comprendere come la polemica e le biciclettate di protesta siano esclusivamente strumentalizzazioni politiche. I cittadini bresciani non sono sicuramente felici di vedere, per esempio, i loro amati Portici di via X Giornate e Corso Zanardelli, ripuliti e con i fiori sulle ringhiere, deturpati da biciclette legate alla rinfusa da qualcuno che non vuole fare 3 metri in più e utilizzare gli stalli. La nostra stazione, già soggetta a interventi di riqualificazione urbana, come la sistemazione della porfidatura del piazzale, la rimozione dei cartelli deteriorati, la predisposizione di nuovi spazi verdi e di nuove fioriere, la realizzazione di nuovi parcheggi e la nuova sede della Polizia locale, con la pensilina controllata e sicura per 550 posti a 2,50 euro al mese, non può essere, con biciclette legate ai pali, la fotografia per i turisti che si affacciano al piazzale. Meno di un minuto di strada a piedi, dalla pensilina alla stazione, e l’arredo della nostra città è tutelato”.

Si comunica inoltre che l’iniziativa voluta dall’assessore Mario Labolani, il quale chiede di essere contattato direttamente tramite cellulare o e-mail per segnalare nuove zone in cui installare rastrelliere, ha già dato risultati positivi, registrando in un solo giorno 5 segnalazioni da parte dei cittadini.

 

LA MAPPA DELLE RASTRELLIERE 

Nel centro storico di Brescia sono stati censiti 498 posti bici comprendenti 130 stalli delle rastrelliere modello “Verona”, 18  stalli del  modello “ Pentalock”  e 350 posti bici di varia tipologia.  Al di fuori del perimetro del centro storico sono state installate negli ultimi tre anni (2008-10) rastrelliere modello “Verona” per un totale di 470 posti bici. Si raggiunge un totale di 968 posti bici censiti (in allegato la mappa completa)

A questo numero vanno aggiunte le postazioni di Bicimia per circa 200 posti ed il “velo stazione” con una capienza complessiva di 550 posti.

Il progetto europeo CIVITAS prevede l’installazione, entro marzo 2012,  di 40 rastrelliere modello “Verona” (pari a 240 stalli)  nel Comune di Brescia.

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1 COMMENT

  1. non so se avete letto bene…2 milioni per fare piste ciclabili degne di questo nome! ed è solo il primo pezzo di un progetto di largo respiro che renderà Brescia una città europea. Questo è sostenere la mobilità ciclabile, non certo lasciare la bici attaccata a un palo di corso Zanardelli!

  2. Quasi mi spiace doverlo ammettere, ma in parte devo dare ragione a nico71. Sia chiaro: sarebbe stato meglio scontare "prima" il parcheggio, mettere "prima" le rastrelliere, multare "prima" gli scooter o le troppe auto che stanno in divieto di sosta in molte vie del centro. Ma credo che poi mettere un freno alla sosta selvaggia delle bici non sia di per sè una cosa sbagliata. Anzi.

  3. Quindi le proteste sono servite a qualcosa. Il problema è che forse non sono ancora sufficienti per impedire altri provvedimenti della serie: "attenti a quei due".

  4. Sveglia!!!! ma dove cavolo vivete?
    Brescia detiene putroppo il primato di essere una tra le città più inquinate d’Europa con un aumento esponenziale di allergie e malattie broncopolmonari e noi continuiamo a farci le seghe mentali ed essere soddisfatti perchè i nostri attuali amministratori ci regalano qualche rastrelliera in più dove parcheggiare le nostre bici.
    Siete mai stati i Olanda, Germania. Francia? Fuori dal posto di lavoro o dalle abitazioni vi sono rastrelliere in quantità e le bici che non ci stanno vengono agganciate dove capita senza il rischio che vengano rimosse. E le piste ciclabili dove sono? Possibile che i nostri amministratori di ieri e di oggi non capiscano che i tempi cambiano e che la gente vuole una città senza traffico e senza inquinamento? Bisogna cambiare mentalità, io voglio e non solo io fortunatamente! appartenere all’Europa e non alla Padania!

  5. Rispetto il popolo della bici, ma credo che forse qualcuno un guro in stazione dovrebbe farlo per rendersi conto della civiltà di molti ciclisti che spesso si lamentano…stamattina ore 07.35…2 rastrelliere interne alla stazione su via sostegno…una occupata per metà e l’altra COMPLETAMENTE VUOTA…in compenso molte bici attaccate in malo modo alla ringhiera che circonda la stazione ferroviaria e la situazione si ripete tutte le sante mattine…quindi cosa si vuole dimostrare? che se uno va in bici ha il diritto di fare quello che vuole?Io non ci sto!!

  6. Che lo sceriffo e il capomastro si siano convertiti alla mobilità sostenibile non può far altro che piacere; speriamo sia una conversione definitiva.

  7. Vorrei sapere che fastidio possono dare le biciclette attaccate ai pali. Ok, io uso la bici da sei anni e non ho l’auto, e quando posso metto la bici dove deve stare. Ma sono anche un assiduo frequentatore del centro e delle piste ciclabili, e non ho sentito mai nessuno dei "contro bicicletta" farsi un esame di coscienza e dire: "A me sembra di ricordare che Piazza Paolo VI era stata liberata dalle auto, ma ora?" Oppure "Ma la pedonalizzazione tante volte promessa?". E quanti vaffa mi sono preso quando faccio notare con garbo al solito macchinone-munito che ha parcheggiato sulla pista ciclabile "Mi sono fermato un attimo!" dicono con la bava alla bocca, al limite dell’ azzannamento. Allora io che occupo un decimo dello spazio di una macchina, non vi faccio polveri sottili, non faccio casino con il clacson, non fermo il traffico per minuti in via Mazzini/Trieste per andare in farmacia o al tabaccaio, se investo uno non lo ammazzo, anzi, facilmente mi faccio male io, rischio tutte le volte che vado in giro, non mi permettete di fermare la bici a un palo se non ci sono altri spazi? E’ la cultura che deve cambiare, invece di mollare i macchinoni ai figlioletti che superano la maturità. Tutti con il sedile attaccato al culo, una persona/ un’auto. E non ci si muove e si sbraita per il traffico. Chiedo venia e un minimo di coerenza.
    Cordialità.

  8. Vorrei sapere che fastidio possono dare le biciclette attaccate ai pali. Ok, io uso la bici da sei anni e non ho l’auto, e quando posso metto la bici dove deve stare. Ma sono anche un assiduo frequentatore del centro e delle piste ciclabili, e non ho sentito mai nessuno dei "contro bicicletta" farsi un esame di coscienza e dire: "A me sembra di ricordare che Piazza Paolo VI era stata liberata dalle auto, ma ora?" Oppure "Ma la pedonalizzazione tante volte promessa?". E quanti vaffa mi sono preso quando faccio notare con garbo al solito macchinone-munito che ha parcheggiato sulla pista ciclabile "Mi sono fermato un attimo!" dicono con la bava alla bocca, al limite dell’ azzannamento. Allora io che occupo un decimo dello spazio di una macchina, non vi faccio polveri sottili, non faccio casino con il clacson, non fermo il traffico per minuti in via Mazzini/Trieste per andare in farmacia o al tabaccaio, se investo uno non lo ammazzo, anzi, facilmente mi faccio male io, rischio tutte le volte che vado in giro, non mi permettete di fermare la bici a un palo se non ci sono altri spazi? E’ la cultura che deve cambiare, invece di mollare i macchinoni ai figlioletti che superano la maturità. Tutti con il sedile attaccato al culo, una persona/ un’auto. E non ci si muove e si sbraita per il traffico. Chiedo venia e un minimo di coerenza.
    Cordialità.

  9. Io non ho nè bici , nè auto,..vado a piedi….e devo dire che una cosa che mi fa imbestialire sono proprio i ciclisti che VANNO sui marciapiedi, rischiando (e qualche volta riuscendo nell’"impresa)"di investire qualcuno!
    proprio ieri ne ho visti diversi passare con il semaforo rosso, altri pedalare in centro strada…mi si dirà "non ci sono piste ciclabili sufficienti". Vero, ma allora per questo il pedone on l’automobilista deve subire l’arroganza dei ciclisti?
    E poi, non è che Rolfi mi piaccia molto, però …che3 brutto spettacolo vedere le bici disordinatamente poste e legate a tutto ciò che capita. Sarà pure un provvedimento impopolare ma, a mio avviso non così sbagliato.

  10. I maleducati sono ovunque, tra gli automobilisti, tra i ciclisti, tra i pedoni. Parlavo di gente educata che va in bicicletta.

  11. allora vedi ,franz85,che anche una simile circolare puo’ avere un senso?se tutti fossimo piu civili,forse ne faremmo anche a meno ma purtroppo il senso civico in italia e’ merce rara…….

  12. ALLELUJA!!! gli infallibili del Comune, quelli che hanno sempre ragione, che fanno tutto meglio, solamente dopo lamentele flashmob hanno capito, forse servono più posteggi per le bici. complimenti.

  13. @Michele: Signor Michele, non mi sento di condividere la sua posizione. Un’ordinanza restrittiva non aumenta il senso civico, al massimo lo soffoca. E’ l’educazione che aumenta il senso civico, educazione ai trasporti continuamente calpestata come se in città si respirasse aria di montagna. Sono ciclista, sono pedone, sono anche automobilista: non riesco a fare di tutta l’erba un fascio, l’arroganza sta anche nel pensare che il decoro urbano sia avere un ordine fittizio fatto di belle aiuole e strade fittizie, quando il vero decoro sono la pari dignità e le pari condizioni di trattamento. Queste sì veramente rare.

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