Sostanziale ringiovanimento della Chiesa bresciana, per portarla al passo dei tempi che viviamo, e nuovi meccanismi di assegnazione dei preti nelle parrocchie. Queste le due direzioni tracciate dal vescovo della Diocesi di Brescia Luciano Monari.
In una conferenza stampa ieri è stato presentato il Sinodo che si svolgerà nel capoluogo nell’autunno 2012. E’ da ben 33 anni che manca a Brescia, dai tempi del vescovo Luigi Morstabilini, nel 1978. Ora Monari sente l’esigenza di ridiscutere alcuni dei meccanismi che regolano la Diocesi, a cominciare dalla futura realizzazione delle "unità pastorali", la collaborazione di più parrocchie guidate da un unico pastore. L’esigenza è quella di far fronte alla diminuzione delle vocazioni, per prevenire il delicato passaggio generazionale, che vedrebbe i nuovi parroci in deficit rispetto a quelli che vanno in pensione.
Monari non vuole "imporre" nulla, vuole che le nuove linee siano discusse da tutti i parroci, vuole che l’esito del Sinodo sia condiviso. Le regole, ha anticipato il vescovi, non saranno fisse, uguali per tutte le parrocchie: la provincia è vasta, le realtà tanto differenti le une dalle altre, le indicazioni che usciranno dal Sinodo saranno elastiche.
La strada è lunga, ma è tracciata, e partirà dalla consueta rassegna estiva Agorà.