Un modo diverso e non banale di parlare di ambiente, del rispetto della natura, della bellezza della natura e delle meraviglie che ci circondano. Un linguaggio pensato per i bambini più piccoli in una storia che ricorda la fiaba per riflettere sull’ipotesi che, un domani, questa terra potrebbe essere soffocata dalle nostre abitudini.
Un topolino curioso e coraggioso affronterà la montagna mostruosa per cercare di liberare il bosco e la valle dalla discarica che inquina e distrugge l’ambiente. Il fiume si sta prosciugando, i pesci si stanno modificando, l’aria è irrespirabile, la terra non ne può’ più’ di assorbire liquidi inquinanti, nella discarica i vari materiali ammucchiati si ribellano perché vogliono essere separati e recuperati. Grazie al coraggio e all’astuzia il piccolo topolino, aiutato da un magico folletto, sconfiggerà la discarica riportando pace e serenità nella foresta. L’uomo rapito dalla frenesia del consumismo e dal guadagno produce e non utilizza un’infinita’ di rifiuti, inquinando e soffocando l’ambiente. Un chiaro messaggio di allarme per aiutarci a riflettere sui danni arrecati alla natura dall’inquinamento che soffoca, trasforma e distrugge tutto cio’ che ci circonda. Tra poco saremo circondati da discariche, biscariche, triscariche,.. anzi lo siamo già!
Il Centro Teatrale Corniani Artisti Associati è la continuazione della famiglia Corniani, burattinai dal 1944.
Augusto Corniani inizia nel 1944 a presentare spettacoli di burattini agli amici d’infanzia. Nel dopoguerra, appassionatosi a questo mestiere, decide di essere "burattinaio". Negli anni ’60 partecipa ad alcuni Festival Nazionali e conosce famosi e illustri burattinai: Giordano Ferrari di Parma, Nino Pozzo di Verona, Ciro Bertoni e Nino Presini di Bologna, con i quali stringe rapporti di amicizia e di lavoro. Il figlio di Augusto, Maurizio, inizia a collaborare con il padre coadiuvandolo nelle animazioni e nelle voci.
La compagnia della Famiglia Corniani, dopo la morte dei "vecchi" burattinai e la cessata attività di alcuni gruppi locali, rimane l’unica ad operare e a rappresentare il Teatro di burattini tradizionali nel mantovano. La bassa padana, confinante con le province di Modena, Reggio e Parma, è conosciuta quale culla di storiche famiglie di tradizione burattinesca (basti ricordare le famiglie Campogalliani, Sarzi e Preti).
Dal 1979 al 1995 a Mantova la Famiglia Corniani ha allestito e aperto al pubblico in modo stabile il Museo dei burattini, raccolta di pezzi unici appartenuti a diverse famiglie burattinaie con scenari e baracche.
Nel 1990 Augusto Corniani viene insignito del PREMIO "CAMPOGALLIANI D’ORO" per la continuità professionale e l’importante testimonianza del Teatro dei burattini tradizionali della Bassa Padana e per la valorizzazione e diffusione culturale dei burattini attraverso l’allestimento del Museo dei burattini.
La collezione della famiglia Corniani è composta da 150 burattini, duecento scenografie, tre teatrini, oggetti di scena, copioni, canovacci, manifesti e fotografie.
Un progetto sulla memoria della Famiglia Corniani ha portato alla realizzazione e allestimento di una mostra viaggiante con burattini, oggetti di scena e scenografie titolata "GLI ARMADI BURATTINI" composta da dieci armadi degli anni cinquanta affiancati da vecchi bauli i quali permettono di esporre in modo chiaro tutta la Collezione di famiglia con tre percorsi informativi.
Un cortometraggio dal titolo "IL BURATTINAIO DI MANTOVA" è stato prodotto nel 2008 con il sostegno di Comune di Mantova, Provincia di Mantova e R.T. 20 Mantova il quale affianca e integra la mostra raccontando con immagini e parole gli oltre sessant’anni di attività della Famiglia Corniani.
Discarica Cogeme di Fantecolo, ore 21.15
Corniani Teatro – Lino, topolino coraggioso