Mottinelli (Pd) all’attacco: Rca auto e Addizionale Irpef le due facce del federalismo a Brescia

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    “Apprendiamo con soddisfazione dalla stampa della decisione della Giunta guidata dal Presidente Molgora di non ritoccare l’RCA, rinunciando ad introitare la possibile cifra di 15 milioni. Avremmo di gran lunga però preferito che venisse in Commissione a discutere della decisione, perchè certo con un bilancio indebitato dalle precedenti Giunte a guida PdL- Lega per 500 milioni di Euro, per esercizi finanziari che si aggirano sui 300 milioni, avrà comunque bisogno di individuare altre entrate aggiuntive” Così interviene nel dibattito sui tributi in aumento, resi possibile dopo le ultime misure sul federalismo fiscale approvate dal Governo, il Consigliere del Partito Democratico in Broletto Pier Luigi Mottinelli, nella sua veste di Presidente della Commissione Bilancio.

    “Ci rendiamo conto, ancora una volta, di come gli automobilisti siano importanti per le entrate della Provincia di Brescia, che si basano quasi esclusivamente su RCA e IPT.” Continua il consigliere del Partito Democratico “Forse però, lo sbandierare il non aumento, stride un poco con le lodi sperticate al meccanismo che l’introduce, il cosiddetto Federalismo Fiscale e con la decisione, appena licenziata, di prevedere oltre  4 milioni all’anno per il prossimo triennio come sanzioni del codice della strada!”

    Altra considerazione va al tema tanto caldo dell’introduzione dell’addizionale Irpef in Loggia, dove invece l’attuale Giunta ha invece ereditato un Bilancio in piena salute. “E’ davvero stano che senza mai aver criticato il progetto metrobus nel suo merito (cosa che invece andava fatta, perché, senza la prevista, inizialmente, Metropolitana provinciale i costi legato ai volumi di traffico rischiano di non tornare) adesso la Giunta PDL Lega in Loggia tenti di scaricare sui costi di questa importante opera, la volontà di introdurre l’addizionale IRPEF. Aumento sempre previsto dal cosidetto Federalismo Fiscale!” commenta Mottinelli. “Magari introitando gli oneri di urbanizzazione, invece di destinarli a cittadelle varie e sedi uniche, non intervenendo con azioni o opere discutibili come salvataggio dell’OMB,il parcheggio sotto la galleria o altre ambiziose realizzazioni, tipo l’abbattimento della torre Tintoretto e le spese insensate per Brixia Sviluppo, le risorse si sarebbero trovate”. “Per non dire poi che il tanto vantato peso politico di Brescia a Roma (contando doppi incarichi per Paroli, Molgora e Romele)!?“ conclude Mottinelli “ si stia sempre più dimostrando una debolezza, per le mancate presenze a Brescia, piuttosto che per i risultati ottenuti. Non si spiega altrimenti il mancato recupero degli 82 milioni di euro fermi al pre-Cipe per l’opera e l’incapacità che i fondi pubblici coprano almeno il 70 per cento dei costi e non il 40 come oggi, per un’opera che da tutti sembra invidiata”.  

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