Un cuoco bresciano è nei guai a Riccione. Nessuna ricetta sbagliata, nessuna intossicazione causata ai propri clienti, solo, si fa per dire, una violenta lite con la cameriera che lavora nel suo stesso ristorante: pugni in faccia, schiaffi, calci poi il trascinamento per una trentina di metri, tenendola per i capelli, e infine la segregazione in un bagno, dove infine è stata salvata dai titolari dell’hotel.
La storia è davvero agghiacciante, la descrizione della violenza dal Bresciaoggi in edicola stamane fa accapponare la pelle. Il cuoco bresciano, che da un po’ lavora in un albergo di Riccione, è un 43enne le cui iniziali sono E.M. Da tempo è legato sentimentalmente a una cameriera 45enne, sposata e residente in Riviera. Qualcosa, ancora non si sa cosa, un paio di giorni fa deve avere incrinato i rapporti e fatto scattare la violenza da parte del bresciano. In una crisi di rabbia l’uomo si è messo a malmenare la donna fino al punto di chiuderla in bagno, dove è stata trovata dai titolari dell’albergo che sono arrivati a lite terminata. La cameriera è stata trasportata in ospedale dove le sono stati riscontrati numerosi traumi molto seri e una emorragia cerebrale. Ne avrà per 30 giorni. Il cuoco? Speriamo per molto di più.
Si è sempre saputo che non è facile lavorare fianco a fianco della persona che si ama, ma arrivare a questi punti…
"Il cuoco? Speriamo per molto di più". Lo scrivente di questo articolo si erige a giudice! Ancora nessuno sa di preciso come siano andate le cose, ma lui ha già emesso la sentenza!!!!! Ma bravo!!!!!!!!!
forse han litigato perchè alla cameriera non era piaciuto il dessert……
Ma la cosa è accaduta a Riccione o a RICCHIONE?
in risposta a Jus (dev’ essere un fautore dello "jus primae noctis"): se il fatto è quello descritto, il cuoco si merita di rosolare nel forno a microonde