Molgora: “Non abbiamo paura ad andare da soli. A Roma come a Brescia”

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di Davide Bacca – Brescia si candida ad ospitare un ministero. Daniele Molgora lo sussurra piano, quasi sospirando. Per ora è più “un sogno” che un’ipotesi, ma se alcuni dicasteri dovessero prendere la via del Nord, “noi saremmo in prima fila, perché dal punto di vista economico il nostro territorio è un fiore all’occhiello dell’intero Paese” spiega il presidente della Provincia. Lo raggiungiamo nel suo ufficio, a palazzo Broletto: 49 anni, leghista della prima ora, Molgora nei primi anni Novanta è stato consigliere in Loggia, è entrato in parlamento nel 1994, è stato per due volte sottosegretario all’economia. Dal giugno 2009 è presidente della Provincia di Brescia. Sulla scrivania la statua di Alberto da Giussano, alle spalle la foto di Elisabetta, la figlia nata a fine maggio. Mentre discetta dei diversi tipi di bagoss (“ne ho appena scoperto uno invecchiato 4 anni”) e delle sorti del Brescia Calcio (“se avessimo messo a posto il centrocampo, ci potevamo salvare”) e ricorda le sfide sull’erba di Wimbledon col la nazionale di tennis (“ma quella dei parlamentari”), gli echi di Pontida si fanno ancora sentire.

 

Presidente, un ministero potrebbe davvero arrivare a Brescia?
Avere alcuni ministeri al Nord sarebbe un bel segnale d’avvicinamento al territorio, soprattutto al territorio che produce. Si dovrebbe pensare allo spostamento di alcuni dipartimenti. Viste le sue caratteristiche un territorio come Brescia potrebbe candidarsi per lo sviluppo economico, le imposte, la sicurezza (e quindi il ministero dell’Interno). Avere uno di questi dipartimenti sarebbe importantissimo.

 

Ma quanto è realistico?
La proposta politica dei ministeri al Nord c’è. E in quel caso Brescia presenterà la propria candidatura.

 

Intanto però lei ha portato a casa la firma sull’aeroporto, che era il primo punto del suo programma elettorale…
Sì, ed è un accordo davvero storico. Lo si attendeva da 13 anni. Brescia e Verona hanno trovato un’intesa per sviluppare, insieme, il sistema aeroportuale del Garda: noi saliremo nelle quote della società di gestione e avremo un vicepresidente e un direttore – entrambi bresciani – che si occuperanno a tempo pieno di Montichiari. Credo che per il nostro territorio sia un passaggio fondamentale: ora possiamo guardare con fiducia al futuro del D’Annunzio, con la prospettiva di dare nuovo slancio all’economia e creare nuovi posti di lavoro.

 

Resta però da definire il piano industriale e la sua stesura potrebbe creare nuovi attriti.
Il piano verrà redatto in base alle analisi dell’advisor sulle prospettive del mercato aeroportuale. Se è vero che Montichiari avrà una specializzazione cargo – che ora manca in tutto il Nord Italia – si cercheranno di sviluppare anche i voli passeggeri. Ma dovrà essere traffico aggiuntivo e non concorrenziale con Verona. Verificheremo con le imprese e con il sistema turistico quali sono le destinazioni appetibili che oggi non hanno collegamenti con Villafranca o Orio al Serio. Ma prima di pensare a questo bisognerà creare una solida base – il cargo, appunto – in grado di coprire i costi. Le compagnie verranno a Brescia se ci saranno opzioni vantaggiose, non per beneficenza. Credo comunque che ci siano tutte le condizioni per fare bene: tutti gli studi ci dicono che Montichiari è l’aeroporto con più margini di crescita. Basti pensare che lì ci sarà una stazione dell’alta velocità.

 

Nel progetto presentato a marzo dalle Ferrovie quella stazione però non c’è?
Vedrà che alla fine ci sarà.

 

Il secondo punto del suo programma era il marchio Made in provincia di Brescia, che ha generato qualche perplessità
Il marchio non è altro che l’embrione di potenziali reti d’impresa. Si dice sempre che il difetto delle aziende bresciane – e più in generale italiane – sono le piccole dimensioni. Abbiamo voluto creare uno strumento per mettere in rete le imprese e creare filiere di settore. Parlo di imprese di qualità, orientate all’innovazione, con soci bresciani e attività produttive sul territorio. Il marchio è stato registrato lo scorso ottobre, a fine maggio vi è stato il via libera del consiglio e ora stiamo emanando i regolamenti per le diverse tipologie di prodotti (industria, servizi, turismo, agricoltura). Certo, le aziende che hanno già un marchio affermato magari saranno meno interessate  a cogliere questa opportunità. Ma tutte le piccole imprese che non hanno un loro marchio o che lavorano per conto terzi, potranno aggregarsi attorno al Made in Brescia e accedere più facilmente a fiere, mercati, finanziamenti. Insomma, il marchio è un valore aggiunto. Faccio un esempio: noi siamo i maggiori produttori di suini, ma non abbiamo un marchio bresciano mentre tutti conoscono il prosciutto di Parma.

 

Dati per buoni i primi due punti, qual è la priorità da qui alla fine del suo mandato?
Concludere la strada della Val Sabbia, vale a dire il tratto da Barghe a Idro.

 

E a che punto siamo?
L’opera costa 75 milioni ed è finanziata per metà dalla Provincia autonoma di Trento, noi abbiamo messo la nostra parte, circa 3 milioni per la progettazione. Il resto è a carico della Regione che in questo momento nicchia.

 

Ovvero?
La Regione vorrebbe posticipare di qualche anno il finanziamento, ma così corriamo il rischio che Trento tolga le proprie risorse. Per fortuna i miei buoni rapporti con il presidente Dellai, area Pd,  mi fanno pensare che questo non avverrà

 

E i rapporti con Formigoni e Cattaneo come sono?
Diciamo che sono migliori quelli con Dellai. Cattaneo sottovaluta l’importanza dell’opera, che è importante anche per lo sviluppo dell’aeroporto di Montichiari dal momento che da questa strada passano i flussi turistici per le zone di Campiglio e del Trentino. Confido comunque di convincere la Regione a confermare le risorse in modo che per fine mandato l’opera sia pronta a partire.

 

E l’autostrada della Valtrompia?
La questione è complessa. Io credo che sia tutto legato alle concessioni autostradali. Finché non verrà sbloccata quella situazione il raccordo avrà sempre problemi, al di là degli attuali ricorsi sugli espropri. Sia Centropadane che Serenissima potrebbero intervenire a favore della Valtrompia ma prima serve il rinnovo delle concessioni.

 

In questi primi due anni di mandato lei è stato più che altro impegnato a “tagliare”, cercando di rimettere a posto i conti di un bilancio disastrato. A che punto siamo?
Diciamo che il momento più pesante è passato. Ma è stata dura. La Provincia aveva visto la riduzione del rating, la crisi aveva fatto calare le entrate del 20% e la stretta del patto di stabilità ci ha creato non pochi problemi. Abbiamo tagliato mantenendo i servizi. E lo abbiamo fatto senza aumentare le imposte provinciali che sono rimaste al minimo. Il risultato è che abbiamo chiuso il bilancio 2010 con un piccolo avanzo.

 

Il passaggio più difficile?
Far capire agli assessori che gli anni delle vacche grasse erano finiti e che bisognava tagliare. La cosa più semplice, ripeto, era aumentare le tasse. Invece abbiamo deciso di non mettere le mani nelle tasche dei bresciani. E di ragionare sui costi.

 

Ora cosa servirebbe?
Bisognerebbe mettere mano al Patto di stabilità che sta comprimendo la nostra possibilità di spesa. Nel 2010 abbiamo pagato 43 milioni di opere, quest’anno non potremo andare oltre i 15. Questo è un grosso problema perché anche se abbiamo i soldi in cassa non possiamo pagare le imprese a cui abbiamo affidato i lavori. Se vogliamo fare qualcosa di davvero utile per vincere la crisi, dobbiamo sciogliere questo nodo.

Tra i tagli c’è stato anche quello che in molti hanno letto come un vostro disimpegno da Bresciatourim. Eppure lei ha sempre puntato molto sul turismo per il rilancio dell’economia bresciana…
Ma infatti non vi è stato alcun disimpegno. Abbiamo ceduto una piccola parte della nostra quota per consentire a un altro soggetto di entrare. Ma è un’operazione che ci è stata chiesta. Dopo di che io ho mandato un messaggio molto chiaro, ma che vale per molte situazioni, non solo per Bresciatourism: la Provincia non è un bancomat che finanzia operazioni a scatola chiusa. Servono programmazione, idee e progetti condivisi. Cose che prima non c’erano. Ora invece è in corso una nuova stagione.

 

In questi due anni, non sono mancate le tensioni tra Lega e Pdl
A me in realtà pare che ci siano più tensioni tra le diverse correnti del Pdl che tra il Pdl e la Lega. Dispiace che qualcuno voglia risolvere i suoi problemi prendendosela con il presidente della Provincia. Ma alla fine, devo dire, abbiamo sempre trovato la quadratura del cerchio, e il lavoro fatto si è giovato del contributo di tutti. Basti pensare alla sintonia sul caso aeroporto.

 

E a Roma, come vanno i rapporti nella maggioranza? Il governo reggerà?
Bossi a Pontida ha parlato chiaro, ha posto gli obiettivi e dettato l’agenda del governo. Ha anche detto che oggi non esistono alternative e che quindi togliersi da questo governo significa consegnare il paese alla sinistra. E la sinistra che in questo momento va per la maggiore è quella più oltranzista. Dopo di che se le cose non dovessero andare bene, noi non abbiamo paura ad andare da soli. A Roma come a Brescia.

 

La Lega è forse il partito più monarchico della seconda Repubblica. Mai una proposta alternativa a quella di Bossi, mai un candidato alla sua successione. Qual è il tasso democrazia all’interno del Carroccio?
La Lega è il partito che si è rinnovato più di tutti. Di quelli eletti in Parlamento nel 1994 siamo rimasti solo in otto.

 

Non sarà perché chi ha messo in discussione Bossi è stato cacciato?
Io con Bossi ho sempre potuto discutere di tutto in maniera molto aperta. C’è stato invece chi ha volutamente equivocato alcune situazioni e invece di discutere ha cercato di dettare al partito le linee direttive. Quelle le dà il segretario. Se uno vuole fare il segretario si deve candidare, cosa che non è mai successa.

 

Appunto, questo non è un limite?
Preferisco leggere questo dato come il segno del carisma di Bossi. Le sue doti di leader gli sono riconosciute da tutti: sa interpretare le situazioni, sa cogliere gli umori della gente, sa elaborare progetti e proposte politiche nuove. Questo ha fatto sì che nella Lega vi fosse sempre grande unità. Uno dei problemi dei partiti sono le divisioni interne. Essere compatti è nostro punto di forza, non di debolezza.

 

Passiamo al tifoso Daniele Molgora. Come vede il futuro del Brescia Calcio?
A livello societario posso solo dire che è una questione tra privati; speriamo ci possa essere qualche novità positiva. Da tifoso penso che il fatto di ripartire con una squadra giovane che ha fame di risultati possa anche essere una strategia vincente. Pensiamo cosa ha fatto il Novara che nel giro di due anni è passato dalla C alla serie A. O il Varese. Insomma, il progetto di Corioni può dare risultati interessanti.

 

Per finire il gioco della torre: Floris o Santoro?
Butto Santoro.

 

Maroni o Calderoli?
Mmm…piuttosto che buttare uno dei due mi butto io!

 

Libero o Il Giornale?
Diciamo che tengo Libero per i natali bresciani del suo direttore, Maurizio Belpietro

 

Rai o Mediaset?
Guardo poca tv e di solito solo con mio figlio.

 

Fabio Rolfi o Davide Caparini?
Butto Rolfi, ma solo per una questione di anzianità. Fabio capirà sicuramente…

 

Secessione o federalismo?
La testa dice di tenere il federalismo, il cuore…

 

Ministeri al Nord o federalismo fiscale?
Tengo il federalismo.

 

Aeroporto o autostrada della Valtrompia?
Tengo l’aeroporto.

 

Franciacorta o Lugana?
Tengo il Franciacorta

 

Cinema o dvd?
A me piace molto andare al cinema, anche se il tempo è poco

 

Libro o film?
Libro

 

Vinile o cd?
Cd

 

Pop o classica?
Entrambe

 

Gruppo preferito?
Pink Floyd, Genesis, Emerson Lake & Palmer…e Charlie Cinelli.

 

Piatto preferito?
La polenta taragna, ma con i formaggi giusti, ad iniziare dal bagoss. E l’oss de stomec.

 

Se tra qualche anno sua figlia arrivasse a casa con un fidanzato extracomunitario?
Se è uno svizzero nessun problema…

 

E se suo figlio un giorno le dicesse: Papà, io voto a sinistra?
Lo conosco, non accadrà!

 

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1 COMMENT

  1. —-attenzione siamo già andati SOLI, ed abbiamo perso tutte le elezioni quando siamo andati soli e …Molgora non sarebbe Presidente della Provincia, E se non c’era molta gente alla manifestazione sabato è anche perchè si sbagliano le candidature e si vogliono occupare posti senza avere le persone giuste. Molgora invece è una persona capace e…quindi sa che andando da soli non si va da nessuna parte.

  2. E’ vero , bisogna mettere persone che stanno vicino veramente alla gente e soprattutto rinunciare a qualche poltrona se non si hanno persone capaci , perchè altrimenti anche dove lavoriamo bene, il buon lavoro viene cancellato da chi è incapace.

  3. Ci spiega Molgora perchè per "le caratteristiche del suo territorio" il Bresciano dovrebbe candidarsi ad ospitare il Ministero delle Imposte?

  4. mi fa piacere per la strada della valsabbia, meno per la valtrompia. oramai mi sembra evidente che nemmeno molgora ci crede più…

  5. Già sta parlando di "dipartimenti" e non di Ministeri. Sarebbero sedi di "rappresentanza": quindi poltrone ed auto blu. Se ne arrivano due a Monza, ne dovranndo andare due a Napoli. Se ne arriva uno a Brescia, cosa pensate che diranno a Palermo? Se fanno un Ministero a Brescia e due a Monza, cos’è: Torino, Venezia, Bologna, Genova dovrebbero essere da meno? Ma quand’è che la finiscono con queste fregnacce?

  6. Si ma guardate che non ha mica detto che un ministero arriverà sicuramente. Ha detto che se ne arriveranno al Nord, Brescia si candidetrà. Mi sembra una cosa persino banale. A voi farebbe schifo se Brescia diventasse sede di qualche dipartimento ministeriale? Se ce ne fosse la possibilità dovremmo dire No, grazie. Secondo me sarebbe un’occasione per dare un po’ di prestigio a questa città.

  7. Si, con due scippi ed una truffa agli anziani ogni giorno, potremmo candidarci a pieno titolo ad ospitare a Brescia il Ministero alla Sicurezza! Ma non si vergogna nemmeno un po’ a dire certe cose?

  8. Il Miistro della Repubblica Italiana Calderoli, dopo l’ennesimo dito medio alzato ieri nei confronti della bandiera Italiana, ha detto che a luglio il suo Ministero e quello di Bossi apriranno a Monza. Ma che fanno: chiudono le sedi di Roma, o moltiplichiamo solo i costi per due? Scommettiamo? Qualche poltroncina in più: altro che i democristiani!

  9. Invece a me il marchio sembra una cosa interessate se visto nell’ottica descritta da molgora di mettere insieme le imprese bresciane. Potrebbe essere un valore aggiunto da far pesare sui mercati. Staremo a vedere che risultatti darà

  10. Molgora è il miglior leghista in circolazione. E’ serio, preparato e si tiene lontano dalle buffonate tipo sabato. Magari non sarà simpaticissimo, ma se i leghisti fossero tutti come lui sarebbe meglio per tutti. Ad iniziare dalla Lega

  11. Che i leghisti riconoscano che brescia abbia in questo momento bisogno di prestigio è innegabile con tutte le pessime figure che ci stanno facendo fare. Se poi a pagare ancora una volta con altri cadreghini ministeriali per piazzare qualche loro amico sono i soliti somari lombardi, allora è un altro discorso. Oltre alla Roma ladrona sentiremo parlare della Brescia ladrona.

  12. Molgora "il migliore"? Ma se è da dieci giorni che si occupa di come far diminuire il numero di rifugiati in Valcamonica (fatti arrivare dal SUO GOVERNO, che decide su Stato, Regione e Provincia!!!) ed alla fine tutto trionfante ci dice che ne arriveranno 36 in meno rispetto a quelli previsti? Ma dai, per piacere! Ma non può dedicare le sue energie (da noi profumatamente pagate per tutti i suoi incarichi!!!) a qualcosa di più importante per la Provincia di Brescia? Nom, ostrega!!!

  13. Agli amici sinistri che preconizzano la fine della lega ricordo che la lega ha vissuto almeno 5 o 6 crisi di consenso nella sua storia ed è sempre riuscita a risalire….a differenza degli alti partiti che ogni 3 o 4 anni devono cambiare nome per scomparire

  14. Eh, sarebbe bello che a criticare la lega fossero solo "i sinistri". C’è però anche chi nella lega ci credeva davvero, quando parlava delle mangerie romane e di un cero modo di fare politica che andava sradicato: oggi la lega fa sembrare i vecchi democristiani dei dilettanti! Ed in otto anni di governo è ancora a raccontarcela sul federalismo…

  15. Sono totalmente d’accordo con "quelli che rimpiangono miglio". Molgora ha alcune spigolosità caratteriali, ma sotto il profilo politico è il leghista meno ideologico che ci sia in circolazione. Poi, a differenza del suo compagno di partito che fa il vicesindaco in Comune, è uno che chiacchiera poco e che qualche risultato lo porta a casa

  16. Simona se mollate il Berlusca,non riuscirete a fare nulla. E SE SIETE IN CRISI lo dovete solo ai vostri sbagli, in primis le candidature sbagliate e poi la smsnis di potere e di occupazione di poltrone. N

  17. Non si frustri, presidentino della provincetta, se ha nel cuore la secessione, segua il suo cuore.
    Dai fate la secessione che vogliamo davvero vederla. Purtroppo, sono schavi della loro stessa ideologia e la secessione (impossibile, perchè la maggioranza ASSOLUTA della gente NON la vuole) diventa così l’ennesima panzana. Ciciarù.

  18. …come si vede che ale77 non conosce per niente la lega…il fatto è che rolfi da fastidio anche in Lega perchè a differenza di molti degli eletti ha il consenso che praticamente gli assessori provinciali non hanno…Rosiconi!!

  19. il fatto che Rolfi venga paragonato a un politico come Cè, credo sia per lui solo un motivo di onore e vanto visto lo spessore…

  20. Qui c’è qualcuno che vuole fare il furbo o creare zizzania mettendo Molgora contro Rolfi. Molgora ha solo risposto a un gioco e ha scelto Caparini ma era un gioco non ci vedrei niente di grave. E’ vero che anche al nostro interno ci sono visioni diverse ma dobbiamo restare uniti e non cedere alle provocazioni di chi ci vuole mettere l’uno contro l’altro. Padania libera!

  21. Come per il pdl con Berlusconi, anche nella lega finchè c’è Bossi si tirerà avanti. Poi ci saranno delle belle guerre di successione. E lì, altro che "visioni diverse"…

  22. ma ci credete davvero alla cavolata della secessione,intanto a Roma fate giuramento, prendete i soldi della Repubblica e volete i Ministeri al Nord.
    Incoerenti.

  23. Con la lega mi sembra di tornare bambino quando si vedevano i telefilm di Ivanoe e Lancillotto del Lago. Stendardi, alabarde, scudi, carrocci e secessioni. Solo che mentre noi siamo cresciuti gli eterni bambinoni continuano a giocare di fantasia che non fa certo male se non quando prendono sul serio i cavalieri della tavola rotonda per rifilarci le finanziarie di "lacrime e sangue. Allora le loro fantasie visionarie diventano draculiane preoccupazioni per noi che, coi piedi per terra e con le tasche vuote, sappiamo di appartenere all’anno di disgrazia 2011.

  24. Questi non sono bambini,attaccano la memoria storica della nostra Repubblica,sono in declino e alle prossime elezioni se ne accorgeranno,la manifestazione di Sabato in piazza Loggia ne è la conferma.

  25. Beh il fatto che sotto un’intervista fatta a Molgora, nel bene e nel male si continui a parlare di Rolfi…è sintomatico…

  26. Nella lega ci vorrebbero piu’ persone come Daniele Molgora , persona di grande spessore e correttezza politica uomo da rispettare sia dalla destra che dalla sinistra …..poche parole e molti fatti!!!
    DANIELE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO!!!

  27. Ci vorrebbe più gente come molgora, ma non ne hanno così avanti quello che c’è… appunto avanzi…
    avanzi lei che ghè nisù

  28. Parlo con la gente che sabato NON era presente alla manifestazione e che solo 2 anni fa ci sarebbe stata…oppure con i tanti (ex?) leghisti in…..ti neri per il provvedimento di Rolfi che penalizza i ciclisti……chiedere per verificare che è così

  29. A me sa che i commenti che si stanno succedendo sono tutti di militanti che ruotano attorno alle grazie del presidente…a quello del provvedimento delle biblette, dico che forse farebbe meglio a rileggerselo se non l’ha capito perchè protestare per un provvedimento del genere è abbastanza da stolti…o forse da gente che la bicicletta la utilizza poco, o da persone irrispettose……magari lei stesso è un militante che probabilemtne parla con astio o invidia….

  30. E infatti continuate a legare le vostre bici ai pali nonstante parcheggi e rastrelliere nel totale snobismo del rispetto per gli altri…

  31. Dall’aver vissionato troppi films di cappa e spada questi qui della lega sono passati ai fantastici, ma quando diventate grandi, bambinoni!

  32. Scusate se mi intrometto nella discussione, non sono leghista, ma sinceramente non ritengo cosi assurdo, anzi! il fatto di vietare di legare ai pali o fiorere biciclette a fronte di un parcheggio praticamente semideserto in stazione e le decine di rastrelliere in corso zanardelli, visto che l’ordinanza vale solo in quelle due zone….quale sarebbe la penalizzazione nei confronti dei ciclisti, scusate?

  33. Signor Emiliano, premesso che le decine di rastrelliere in Corso Zanardelli, se tante sono, sono state aggiunte solo dopo la protesta dei ciclisti. Di questa aggiunta ne ha parlato BSnews e la stampa cittadina. Per cui, solo grazie alla protesta garbata delle cittadine e dei cittadini contro le multe che erano cominciate a fioccare era più che legittima. Lei forse vede un così pesante accanimento contro chi parcheggia in seconda e terza fila, faccio un esempio in piazzale Arnaldo? Questa città soffre di traffico e di conseguente inquinamento atmosferico che, forse dal punto di vista della logica e della promozione all’uso della bici è stato grossolanamente incauto da parte di Rolfi accanirsi in modo così forsennato. Nessuno mette in dubbio l’importanza dell’aspetto estetico, ma sicuramente, in un momento dove la salute è condizionata dalle condizioni di inquinamento ambientale, accanirsi come è stato fatto con le bici, dimostra tutta la superficialità ed insensibilità amministrativa di questo povero assessore.

  34. Mi scusi ma invece è uscita tutta l’arroganza di una opposizione politica idrofoba per un provvediamento GIUSTO che anche loro avevano adottato e che hanno invece comunicato in modo falso e strumentale, facendo passare il messaggio che il comune è contro le biciclette….RIDICOLI!!

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