Come annunciato, Brescia si prepara a chiudere alcune vie alle auto. Nell’ambito del progetto di riqualificazione delle vie di maggior pregio del centro storico rientra anche la pedonalizzazione di corso Mameli tra l’intersezione di via Pace e via Paitone. Dai rilievi di traffico emerge un transito giornaliero di 253 veicoli giorno. Il progetto verrà presentato nel dettaglio questa mattina. Ma intanto si sa che la pedonalizzazione prevede:
- l’utilizzo del pilomat già esistente nei pressi della Pallata al fine di impedire la circolazione;
- la chiusura mediante fioriere dell’accesso in corso Mameli da via Calzavellia e Contrada delle Cossere. Tale intervento consentirà di mantenere inalterata la viabilità interna di via Calzavellia, Contrada delle Cossere, Vicolo delle Cossere, Vicolo San Pietro Martire al fine di non creare disagi ai residenti.
- l’introduzione di agevolazioni a favore dei commercianti. L’ipotesi è quella di introdurre una riduzione fino al 50% dei costi di occupazione del suolo pubblico.
Questi poveri diavoli di Amministratori le stanno provando tutte con i proclami sulla pedonalizzazione. Prima aprono quello che era già chiuso e poi ci vogliono far credere che questa è la pedonalizzazione del centro storico. Andate a vedere le città a noi più vicine per capire cosa significa pedonalizzare il centro storico. Cambiate mestiere ed andate a lavorare in fonderia che forse vi si schiariscono meglio le idee.
da bresciano che sono mi sento preso in giro
la giunta dell’improvvisazione.
GUARDA COME GLI RODE AI SINISTRI. grande Rolfi! In 6 mesi hai fatto più di quello che la sinistra ha fatto in 20 anni.
la giunta dell’autoesaltazione
253 veicoli al giorno sono meno di dieci all’ora, ovvero uno ogni sei minuti!!! Pensabile che siano i soli residenti (che quindi continueranno a poter ovviamente passare). Che diamine pedonalizzano, lo sanno solo loro… E’ già pedonalizzato!!!
Da quel che intuisco neppure i residenti possono transitare
Non sarebbe ammissibile. Se io avessi un posto auto in quel tratto di strada o nelle vie afferenti, mi vorrebbe dire che non potrei più accedervi? Partirebbero decine di ricorsi. Si tratta di un accesso regolamentato: nè più, nè meno.
E’ vero, Rolfi in 6 mesi ha sfasciato il tessuto umano e sociale della città.