A2A, il valore aggiunto globale cresciuto del 20%. Le rinnovabili al 36% dell’energia prodotta

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    Il Gruppo A2A ha pubblicato il suo terzo Bilancio di Sostenibilità, lo strumento col quale dal 2008 dà conto ai suoi principali interlocutori delle performance in termini di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. 

    Il documento è stato redatto secondo i rigorosi principi del GRI (Global Reporting Initiative), integrati dalle linee guida del supplemento delle Utility del Settore Elettrico (RG Version 3.0/EUSS Final version). Il GRI rappresenta a tutt’oggi lo standard di rendicontazione della sostenibilità più accreditato, elaborato e validato da una rete di migliaia di esperti. La conformità a tali standard è stata certificata da un revisore esterno, che ha assegnato al Bilancio di Sostenibilità A2A il livello di applicazione B+ (su una scala da C ad A). Nel 2010 A2A ha compiuto un ulteriore passo verso la trasparenza e completezza della rendicontazione, aumentando il numero di indicatori GRI da 122 a 140. Il documento contiene anche il Piano di Sostenibilità che riporta gli oltre cinquanta impegni che  il Gruppo sta perseguendo e monitorando nel triennio 2009-2011, nei confronti dei principali interlocutori.

    Tra gli indicatori più significativi del Bilancio di Sostenibilità, c’è il Valore Aggiunto Globale generato (*), che sintetizza la capacità del Gruppo di creare e distribuire ricchezza. L’indicatore nel 2010 è cresciuto del 20% rispetto all’anno precedente. Il 75% dei 1.644 milioni di euro prodotti sono stati distribuiti ai principali interlocutori (investitori, finanziatori,  personale, Pubblica Amministrazione, comunità locali).

    Sul piano ambientale A2A ha ulteriormente accresciuto la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (idraulica, frazione rinnovabile dei rifiuti, biogas) che, nel 2010, ha superato il 36% (+7% sul 2009) del totale dell’energia prodotta dal Gruppo, mentre il calore venduto tramite le reti di teleriscaldamento (3.038 GWht) è cresciuto del 14%. I dati rispecchiano pienamente la strategia di A2A, sempre più focalizzata sullo sviluppo, oltre che dell’idroelettrico, del settore ambientale (ciclo dei rifiuti) e del teleriscaldamento, con importanti ricadute in termini di lotta ai cambiamenti climatici e di riduzione dell’inquinamento. Anche in relazione a questi impegni, quest’anno il Bilancio di Sostenibilità riporta per la prima volta i risultati dello studio condotto nel 2010 per adottare per tutti gli impianti del Gruppo una metodologia omogenea di calcolo delle emissioni evitate di CO2.  Dalla analisi emerge che, grazie alla cogenerazione e alle pompe di calore, nel 2010 sono state evitate 29.975 tonnellate di CO2 equivalenti, mentre, grazie alla produzione elettrica da fonte rinnovabile ed alla termovalorizzazione dei rifiuti sono state evitate rispettivamente 1.871.067 tonnellate di CO2 equivalenti e 1.047.454 tonnellate di CO2.

    Nell’ambito dei rapporti con i clienti, emerge la sottoscrizione nel 2010 del “Protocollo di Conciliazione”, con le 17 principali associazioni dei consumatori. Lo strumento è già pienamente operante ed ha contribuito nel 2010 alla riduzione del 27% del contenzioso coi clienti. A riconoscimento delle elevate performance di customer satisfaction delle nostre società commerciali, il Gruppo A2A ha ricevuto anche quest’anno il Premio Bicsi Energia, assegnato da un istituto di ricerca indipendente sulla base delle valutazioni espresse da migliaia di clienti (famiglie e aziende) e si è classificato ai primi posti nelle indagini sulla qualità dei Call Center realizzate dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas.

    Sul piano della valorizzazione delle risorse umane, nel 2010 il Gruppo A2A ha introdotto un sistema di valutazione della performance secondo un processo strutturato e omogeneo che verrà esteso gradualmente a tutti i dipendenti di A2A (4.300 persone nel 2011). I dipendenti di A2A sono 9.324 (+121 rispetto al 2009), il 95% con contratto a tempo indeterminato. Le ore di formazione sono state 80.500, circa la metà dedicate ai temi della salute e della sicurezza. Nel 2010 gli indici infortunistici del settore ambiente, quello più soggetto a rischi per la prevalenza di operatività manuale, sono sensibilmente migliorati rispetto all’anno precedente: l’indice di frequenza (**) è sceso da 108 a 77 e l’indice di gravità (***) è calato da 2,49 a 1,94. Molto al di sotto di questi livelli, sia pur in aumento rispetto al 2009, rimangono gli indici del settore energia: l’indice di frequenza è pari a 14,7 e quello di gravità a 0,45. Considerando entrambi i settori, si è ridotto del 10% il numero di infortuni annui.

    Per quanto attiene alle relazioni con le comunità locali, nel 2010 A2A ha confermato il proprio  impegno a sostenere, soprattutto nei territori dove opera, iniziative artistiche, culturali, sociali e sportive, coerenti con i valori di impresa. Inoltre, oltre 25.000 persone hanno visitato gli impianti del Gruppo e 420.000 hanno ricercato informazioni sul sito www.a2a.eu. Lo sviluppo di rapporti positivi con le Istituzioni Locali si è concretizzato anche in iniziative congiunte orientate ad obiettivi comuni, come nei casi di E-moving, il progetto pilota per realizzare una rete di ricarica per veicoli elettrici a Brescia e Milano, e del test pilota del Piano di Azione per la Riduzione dei Rifiuti, realizzato a Brescia, insieme alla Regione Lombardia.

    L’impegno di A2A sul piano dello sviluppo sostenibile è testimoniato anche dalla riconferma negli otto indici etici in cui era già presente nel 2009 (FTSE4Good Global, FTSE4Good Europe, ECPI Ethical Index Euro, ECPI Ethical Index Global,  ECPI Ethical Index Emu, Axia Csr Italia, Axia Ethical Italia, Solactive Climate Change Index) e nell’ingresso in due nuovi indici (FTSE ECPI Italia SRI Benchmark Index, Carbon Disclosure Leadership Index).

    Il Bilancio di Sostenibilità 2010 è disponibile sul sito www.a2a.eu.

     

     

    (*)  L’indicatore viene calcolato in base a criteri di rendicontazione aderenti agli standard internazionali e definiti in Italia da GBS – Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale 
    (**) Indice di Frequenza = n° infortunix1.000.000: ore lavorate
    (***) Indice di Gravità = n° giorni di assenzax1.000:ore lavorate 

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