La crosta è ciò che dà forma al pane, lo definisce, lo caratterizza; fatta la crosta è pronto per essere mangiato.
Il pane… La cosa più preziosa che la natura ci regala, metafora di una scelta di vita semplice, “primaria”.
Scelta che nello spettacolo compiono un giovane imprenditore e il suo capo-officina, rinunciando agli orpelli di una vita complicata e trasformandosi in poveri frati francescani, in cammino per impastare il pane in giro per il mondo…
Senonché il primo pane che fanno si materializza, nella loro madia magica, in un adolescente ribello: Zeno.
Zeno non vuole “fare la crosta”.
Non vuole prendere una forma, quella definitiva.
Non vuole la “dura crosta”.
E scappa…
Quando torna è pronto, pronto per diventare un adulto definito.
Prima però vuole dire la sua: inscena un breve spettacolo di burattini facendo scegliere a Cappuccetto rosso la strada più pericolosa, sì, ma piena di sorprese e di imprevisti.
Bastava quello, bastava lasciarlo andare, bastava dargli ancora per un po’ il suo tempo.
Perché, come il pane che lievita, aveva bisogno di tempo, pazienza, cura e rispetto.
Volevamo parlare di una scelta di vita, di adolescenti, di pane. Volevamo parlare di noi…
Ca’ luogo d’arte – Dura crosta
Sabato 16 luglio, Paderno Franciacorta, Cortile Scuola Media, ore 21.15