“Il nuovo aumento delle tariffe del 9% è inaccettabile anche perchè dal primo Agosto verranno soppressi giornalmente 206 treni (il 9% del totale)”. Questo il parere di Dario Balotta, responsabile regionale Trasporti di Lagembiente. “Negli ultimi 10 anni” continua Balotta “le tariffe ferroviarie sono cresciute del 51% contro una crescita dell’inflazione del 21%, 30 punti in più dell’inflazione effettiva. Mentre i salari italiani sono in media il 18% in meno di quelli europei. I contributi pubblici alle ferrovie regionali (FS e FNM), sempre in questo periodo, sono aumentati del 61%, da 233 milioni/anno a 375 milioni/anno, mentre l’offerta di treni (la produzione ferroviaria) è cresciuta solo del 30%, da 29 milioni a di treni/km l’anno a 37,8 mil treni/km. Le risorse alle ferrovie" prosegue Balotta "sono cresciute più che proporzionalmente rispetto alla crescita dei servizi. Ciò dimostra gravi inefficienze ed alti costi di produzione che non possono essere colmati solo dai pendolari con gli aumenti, ma necessitano invece di una svolta nella gestione del servizio per far fronte anche alla emergenza ambientale e alla congestione del traffico sulle strade lombarde. I tagli governativi sono già stati compensati dall’aumento del 10% del febbraio scorso per questo è ingiustificato il nuovo aumento delle tariffe. Anche i parametri di qualità che dovevano essere il presupposto per l’aumento del 9% non sono stati raggiunti basti pensare che a Giugno sono stati soppressi 440 treni per guasti improvvisi, il 12% in più dello scorso maggio e il 30% in più di aprile".