Zuccoli: “Su Edison in governo non può chiamarsi fuori”

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    “Su Edison proseguiamo sulla strada maestra del negoziato, ma il Governo non può chiamarsi fuori da questa partita: credo che il ministro Tremonti si farà carico di contattare i francesi, anche se non so quando”. Giuliano Zuccoli, presidente del consiglio di gestione di A2A, all’uscita dal Cda che ha approvato i conti semestrali del gruppo chiama direttamente in causa l’esecutivo italiano sottolineando che Edf ha assunto una “posizione forte e prima di chiudere l’accordo vuole l’ok del Governo”. “Non possiamo correre il rischio di un altro stop inaccettabile come quello di marzo – ha aggiunto Zuccoli – il punto vero in questo momento è la forte chiamata in campo del governo italiano da parte di Edf. Tra noi e i francesi c’è sintonia sulla volontà di chiudere il riassetto entro il 15 settembre”.

    “Prendiamo atto delle dichiarazioni fatte da Edf secondo cui è prioritario un segnale del governo per una conclusione concordate dei negoziati entro il 15 settembre” ha aggiunto Renato Ravanelli, direttore generale di A2A. “’Vogliamo un accordo con contenuto industriale e che protegga l’investimento in Edison” dei soci italiani, ha spiegato. “Penso – ha aggiunto – che sia anche nell’interesse del Paese e penso che chi abbia delle responsabilità abbia interesse che ciò avvenga nel modo migliore possibile”. 

    La possibilità che l’opzione put condizioni il prezzo dell’opa che dovrà probabilmente essere lanciata su Edison al termine del riassetto tra i soci "è un ipotesi non peregrina" ha aggiunto Zuccoli e per questo il negoziato "è molto complicato". La trattativa sulla struttura della put option ”è molto complicata perché ci sono riflessioni da fare sulla normativa e perché ci sono degli interessi contrastanti”. Chi lancia l’opa "vuole pagare poco, noi abbiamo interesse che sia alta". Questo è "uno dei motivi di complicazione della trattativa con Edf" anche se la principale è di natura politica. Nell’ambito del riassetto di Edison, i soci italiani stanno chiedendo a Edf un’opzione di vendita della loro quota nel medio termine. 

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    1 COMMENT

    1. Zuccoli svende Edison per guadagnare qualcosa e chiama il Governo a decidere perchè Lui avrebbe già venduto da quel di’.Grande esemio di manager pubblico strapagato da a2a ed Edison dove hanno fatto fuori Quadrino mentre lui stava a guardare.Ora il furbo dice se mi danno un po’ di soldi tampono a2a dato che si guadagna poco e soprattutto non ha una strategia antismog e sui rifiuti, che lo salvano oggi come bilancio(dato che sono tariffe care)come Acerra.Cosi’ dice al Sindaco di Milano, lasciami in sella perchè guadagno e poi per lo smog lasciamo tutto fermo come ai tempi della Moratti che difendeva a spada tratta il fossile con tanto smog.Cosa fare?a2a come la conduce Zuccoli non cambierà mai ed allora cosa rimane all’Italia?Personalmente insisterei con Proglio per una Edison 51% italiana e 49% EDF.Mettiamo
      Presidente Lemperiere,il piu’ grande esperto di dighe al mondo,ed al sottoscritto diamo il Vicepresident Executive perchè con i francesi costruiamo assieme il piu’ grande progetto italo-francese,un progetto da 100 miliardi che vede l’hydro marino ed alpino in sinergia tra Italia-Po e Francia-Rodano con laghi di mare sia in Francia che in Italia.Produciamo 600 GW e ne usiamo 400 GW per 70 miliardi di litri di benzina rinnovabile fatta con il mare o l’acqua.Diciamo che l’Italia fattura 51 miliardi e la Francia 49 miliardi all’anno investendo 17 miliardi piu’ 5 per il Po-Rodano e collegamenti e se l’acqua manca in un paese subentra l’altro e se manca in tutti e due, subentra il mare.
      E’un progetto intelligente meno costoso del gas che per 600 GW costerebbe 2627 miliardi in 30 anni.Questo è un progetto che Zuccoli ha rifiutato perchè è un uomo di fossil fuel,inceneritori,vecchio idro in Valtellina,tutte tecnologie vecchie,care,con tanto smog.E rivolgo pubblicamente un invito a Pisapia:serve a Milano una a2a condotta per aumentare lo smog o vuole ridurlo,ma si riduce solo con refuels o benzine da rinnovabile e non con divieti e pecette(Moratti non docet).

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