Nuovo ponte di via Rose, il materiale di scavo finiva in una discarica abusiva (ora sotto sequestro)

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    Sigilli ai cantieri del nuovo ponte sulla tangenziale Ovest, all’altezza di via Rose. Ieri i Carabinieri di Brescia, nell’ambito dei controlli nel settore degli appalti stradali, hanno effettuato un’ispezione al cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione di uno svincolo e di un sovrapasso. "Nel corso della verifica" si legge in una nota del Comando Militare "sono risultate evidenti alcune irregolarità nella gestione dei rifiuti da parte della società che sta realizzando l’opera in quanto un ingente quantitativo di materiali – presumibilmente derivanti da demolizioni, quali laterizi, blocchi di cemento nonché teli plastici – erano stati interrati nell’area di cantiere, realizzando una discarica abusiva. I militari, dopo aver effettuato alcuni saggi di terreno in collaborazione con il locale dipartimento ARPA, hanno posto i sigilli ad un’area di proprietà del Comune dell’estensione di circa 5mila mq, per consentire futuri e più approfonditi accertamenti. Il sequestro non arrecherà problemi alla viabilità ordinaria, in quanto interessa una porzione di cantiere arretrata rispetto alla tangenziale". 

     

    I militari, precisa l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Labolani, "hanno sequestrato un area vicina a quella interessata dai lavori ma non hanno messo i sigilli al cantiere. Questa mattina io e i miei tecnici abbiamo effettuato un soprallugo e abbiamo potuto verificare che i lavori per la realizzazione del ponte stanno andando avanti. Ricordo" aggiunge Labolani "che si tratta di un cantiere privato, e non del Comune. Mi auguro comunque che si possa fare chiarezza al più presto, facendo tutte le verifiche del caso. Da parte mia non posso che auspicare che questo tipo di controlli prosegua per assicurare alla città e ai cittadini che nei cantieri di Brescia tutte le operazioni si svolgano secondo quanto previsto dalle normative". 

    Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore all’Ambiente e all’Urbanistica Paola Vilardi: "I tecnici dei miei settori si sono subito resi disponibili per aiutare gli inquirenti nel loro lavoro e ricostruire tutta la vicenda. Mi auguro che si possa far luce al più presto su quanto accaduto".  

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    7 Commenti

    1. E’ obbligatorio esporre il cartello di cantiere: basta passare di là e ci sono tutte le informazioni che volete, anche il numero di telefono…

    2. ma anche questo sarà colpa dei terribili immigrati o pestilenziali rifugiati di guerra ?? …. davvero si puniscono i ladri di polli e i ladroni veri sghignazzano con villa sul lago di garda … LEGA al posto di uffici nella villa di Monza: Lotta all’evasione , Lotta ai furbetti del quartierino (e dell’acciaio o cemento) e Abolizione della provincia (tanto per cominciare)

    3. Finita la pacchia di riempire di schifezze il sud d’Italia ecco che schifosi inquinatori cominciano a lasciare il loro segno anche sul nostro territorio, per di più in un’area gestita dal Comune. Dov’erano, nel frattempo, i responsabili comunali che avrebbero dovuto attuare stringenti controlli su ditte da loro incaricate?

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