Spacca una bottiglia in testa alla compagna e chiama il 113 dicendo di averla uccisa (ma è “solo” ferita)

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    Il solito litigio violento, urla, minacce, magari qualche spintone. Questa volta però sono andati oltre, lui ha preso in mano una bottiglia in vetro e l’ha spaccata in testa alla compagna. Lei cade a terra e perde copiosamente sangue dalla fronte, lui, spaventato, si dispera e chiama il 113 dicendo di avere ucciso la moglie.

    E’ successo a Ferragosto in un’abitazione di via Teramo a Brescia. Gli agenti a bordo della volante, quando individuano la casa della coppia sono convinti di trovarsi di fronte all’ennesima tragedia familiare con omicidio, invece trovano la donna sanguinante in giardino, ferita ma viva e con la forza di indicare il suo aggressore, ubriaco fradicio. Gli agenti lo prendono in custodia e nel viaggio verso la caserma ricevono anche le sue ingiurie. Dovrà così rispondere dell’accusa di lesioni aggravate, alla moglie, e resistenza a pubblico ufficiale, ai poliziotti.

    La donna, 26enne di origine venezuelana, è stata trasportata al pronto soccorso del Civile. Per il marito 38enne, nato in Svizzera ma italiano, si aprono le porte del carcere. Negli ultimi mesi la coppia (unita in matrimonio nel 2009) era spesso in crisi; diverse volte la donna aveva sporto denuncia per maltrattamenti, le denunce poi sono sempre state ritirate all’ultimo momento.
    a.c.

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