Amar Bouchaoui, algerino di 42 anni, residente a Montirone, ha perso la vita ieri pomeriggio intorno alle 17 nelle acque del Sebino.
L’immigrato stava trascorrendo una giornata al lago con la moglie Salima, 29 anni, e le due figliolette di 3 e 5 anni. Intorno alle 17 una delle bimbe che giocava sulla riva perde la ciabattina, Salima entra in acqua per recuperarla e all’improvviso va in difficoltà, non tocca più, chiede aiuto. Senza esitazioni Amar si tuffa in acqua, aiuta la moglie a risalire ma a sua volta inizia ad annaspare, il suo corpo è come risucchiato e attirato sul fondo del lago. Finisce tutto in pochi istanti: le acque si appiattiscono e cala il silenzio sulla riva della spiaggetta tra Pisogne e Toline.
Non appena arrivano i sommozzatori, chiamati da un testimone, gli uomini del Gruppo Soccorso Sebino si gettano in acqua, e dopo pochi minuti recuperano il corpo dell’algerino. Troppo tardi. Risultano essere vani tutti i tentativi di rianimare l’uomo, che giace a terra sulla spiaggia, sotto gli occhi sbarrati della moglie che poco dopo viene portata in ospedale a Esine, sotto shock per l’accaduto.
Le acque del Sebino in alcuni punti sono pericolose, tradiscono anche i nuotatori più esperti. Lo si sa da sempre. Purtroppo in acqua la tragedia, come avvenuto due giorni fa anche sul Garda (leggi la notizia) è sempre dietro l’angolo, serve prudenza.
a.c.
poveraccio, il lago d’iseo è tanto bello quanto pericoloso sopratutto in quella zona.