Scienza: Giochiamo bene e sappiamo soffrire, dobbiamo chiudere prima le gare

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    5-6 occasioni da gol non sfruttate contro il Vicenza, 5-6 contro la Nocerina, 5-6 oggi contro l’Empoli. 2 volte ci è andata bene e una volta abbiamo pareggiato. La squadra non riesce a chiudere velocemente le partite, e questo sembra l’unico difetto che il Mister Beppe Scienza riesce a trovare al Brescia.

    E’ un allenatore molto tranquillo e soddisfatto quello che si presenta in sala stampa a fine partita, che elogia suoi giocatori per avere disputato una partita non facile contro un avversario ostico. Scienza trova che la squadra sia partita bene, per poi soffrire un po’ nella fase centrale del primo tempo e uscire alla grande verso la fine. Nella seconda frazione di gioco poi le occasioni da gol sono fioccate, e a parte la rete di Feczesin non le abbiamo adeguatamente sfruttate.

    Errori venali secondo il mister, errori che inevitabilmente una squadra così giovane può commettere. Ma i ragazzi sanno soffrire, e la Serie B è una categoria in cui è meglio iniziare sin da subito a soffrire: è impensabile credere di non soffrire mai nel corso di una stagione lunga 42 partite. Diciamo che il Brescia oggi ha sofferto sin troppo nel finale, quando dopo le abituali 5-6 palle gol fallite è arrivato il gol di Tavano, fino a quel momento un fantasma, che ci ha fatto vivere col cuore in gola gli ultimi minuti.

    Beppe Scienza parla sempre, a differenza dei suoi colleghi, dei singoli. Così usa parole di elogio sincere per Juan Antonio, per Fecsezin e per Jonathas, la più grossa sorpresa di questo avvio campionato. SCienza dice: "Quando il ragazzo saprà essere più spietato sotto porta vorrà dire che sarà in Serie A, in mezzo ai campioni". Come dargli torto? Oggi Jonathas è stato la croce e la delizia della squadra; sempre pericoloso dalla metà in su, sempre utile in fase di ripiegamento ma anche spesso fumoso sotto porta, non generoso nel tirare in porta anziché offrire a Scaglia una palla ghiottissima, spesso cercando il dribbling di troppo. Errori di gioventù, ma il giocatore c’è, ed è forte.

    Parole di miele anche per Magli, chiamato in causa per l’assenza di Zoboli, e De Maio. Il giovane di Roccafranca è stato buttato in campo a Nocera per l’infortunio di Zoboli e oggi è partito titolare. Scienza dice che non era minimamente preoccupato di metterlo in campo: in allenamento si è sempre dimostrato serio, affidabile, capace. Certo non è esperto come un giocatore che ha disputato 2-300 partite da professionista (Zoboli), ma la notte prima della gara Scienza l’ha passata dormendo e non pensando all’esordio di un 18enne di cui già aveva apprezzato le doti.

    L’ultima domanda: "Beppe Scienza è preoccupato del fatto che a differenza del precampionato ora sul Brescia siano puntati i fari di molti addetti ai lavori?". "Per niente – dice il mister – dobbiamo rimanere calmi, umili. Le difficoltà sono dietro l’angolo, sono passate solo tre partite, è troppo presto per montarsi la testa".
    a.c.

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