Anche quest’anno Brescia si prepara a ripiombare nell’età dei cavalieri e delle dame, con musici, sbandieratori e splendidi cavalli impegnati a festeggiare l’ingresso in città della regina. Domenica 11 settembre si svolgerà infatti la XIII edizione de “La Giostra di Brescia”, manifestazione storico-rievocativa legata all’arrivo in terra bresciana Sua Altezza Reale Serenissima Caterina Cornaro, Regina di Cipro e delle Armenie, Signora di Asolo, giunta nell’agosto dell’anno 1497 per festeggiare il fratello Giorno Cornaro, da poco eletto Podestà di Brescia.
La manifestazione, nata da un’idea di Maurizio Argetta, è oggi per Brescia una vera e propria tradizione che richiama ogni anno centinaia di curiosi e appassionati. Teatro della rievocazione sarà come sempre piazza Loggia mentre la regina sarà interpretta da Giusy Pedracini, il commissario aggiunto della Polizia Municipale di Brescia responsabile della squadra ippomontata.
La giornata si aprirà alle 10.30 con la benedizione solenne dei cavalli e dei cavalieri e proseguirà con la cerimonia di investitura dei campioni in gara e l’abbinamento dei sei cavalieri alle sei porte cittadine: Porta Torrelunga, Porta Sant’Alessandro, Porta San Nazaro, Porta San Giovanni, Porta Pile e Serenissima. A seguire le prove libere di riscaldamento dei destrieri. Alle 15.30 è invece prevista la partenza da piazza del Duomo del corteo reale che accompagnerà la regina Caterina Cornaro in piazza Loggia, dove farà il suo ingresso ufficiale intorno alle 16. Il torneo cavalleresco, momento clou di tutta la rievocazione, inizierà intorno 16.30 e vedrà i cavalieri affrontarsi in tre differenti sfide. Alle 17.30, infine, le premiazioni.
La storia
Dopo aver alloggiato per una notte presso un palazzo nobiliare di Castenedolo, il 4 agosto 1497 Caterina fa rotta su Brescia, con un bagaglio personale disposto su numerose “carrette” e la sua corte personale, oltre ad una folla di curiosi e castenedolesi che l’accompagnò fine alle porte di Brescia, nella quale entrò da porta San Nazaro, l’attuale Piazza della Repubblica.
Quindi, il corteggio reale si inoltrò nella città attraverso l’attuale Corso Martiri della Libertà, facendo tappa alla chiesa dei Miracoli, appena restaurata, dove Ella entrò per un momento di raccoglimento e di preghiera.
Poi, il corteo ripartì per giungere in Via Pace dove sarebbe stata ospite di alcuni nobili bresciani. Le cronache narrano che in suo onore la città venne addobbata “a festa”, le strade ripulite, i palazzi nobiliari splendevano, ma accadde anche di più. Brescia, nota per essere la città dalle mille fontane e dalle cento Chiese, volle mostrare tutta la sua ricchezza anche a livello produttivo, con “effetti speciali”: sempre le cronache di allora ci narrano che i bresciani vollero stupire la delegazione veneziana con uno dei vanti dell’agricoltura di allora e, ovviamente, anche di oggi, ovvero il buon vino di terra bresciana. Pertanto, da una delle fontane posizionate in pieno centro cittadino (si narra di quella della Pallata, ma esistono dati contrastanti in quanto pare, anche se non ne siamo certi, che ancora non esistesse) venne fatto sgorgare “vinum bonum et rubio” (buon vino rosso) anziché acqua, creando una mescita gratuita per la popolazione per festeggiare l’arrivo della Regina.
In onore dell’amata sorella, il neo Podestà Giorgio Corsaro organizzò un torneo cavalleresco in Piazza Grande, l’attuale Piazza della Loggia, al quale parteciparono 27 cavalieri provenienti “da ogni dove”.
Il torneo, detto “astiludo”, si svolse su un campo di gara disposto in diagonale, con partenza in prossimità del portico di Palazzo Loggia (lato sud) e bersaglio posto all’altezza del monumento delle X giornate di P.tta Bell’Italia.
La gara consisteva nell’andare ad infilare un anello, con la propria lancia, appeso ad un braccio di legno che sporgeva dallo steccato. I cavalieri che riuscivano nell’impresa passavano, in seguito, ad ulteriori prove che presentavano anelli con diametro sempre più ridotto, fino all’ultimo che ne sanciva il vincitore.
Data l’eccezionalità dell’evento (non si era mai vista una vera Regina in città), il Podestà ordinò, per la prima volta, che potesse parteciparvi liberamente anche la cittadinanza: tant’è che ci fu una partecipazione di pubblico incredibile, ed una piazza in costante delirio di fronte alle imprese dei “campioni” in gara.
Il programma della giornata
Al mattino:
celebrazioni di rito a partire dalle ore 10.30 con
SOLENNE BENEDIZIONE DEI CAVALLI E DEI CAVALIERI
CERIMONIA DI INVESTITURA DEI CAMPIONI IN GARA ED ABBINAMENTO ALLE PORTE DELLA CITTA’
A seguire: PROVE LIBERE DI RISCALDAMENTO DEI CAMPIONI
(LE ANTICHE PORTE IN GARA SONO: PORTA S.ALESSANDRO – PORTA S. NAZARO – PORTA S. GIOVANNI – PORTA PILE – PORTA TORRELUNGA E, IN AGGIUNTA IL CAVALIERE DELLA SERENISSIMA. In totale saranno n° 6 i cavalieri che si contenderanno il palio)
Al pomeriggio:
ORE 15.30: PARTENZA DEL CORTEGGIO REALE DA PIAZZA DUOMO
ORE 16.00: INGRESSO DEL CORTEGGIO IN PIAZZA DELLA LOGGIA
ORE 16.30: INIZIO TORNEO CAVALLERESCO
ORE 17.30: PREMIAZIONI E CONSEGNA PALIO
bella iniziativa e ottima l’idea di rendere affidare il ruolo di regina al commissario della polizia locale. le donne (soprattutto le regine) non sono solo miss o veline…
La regina dovrei farla io, non una vigilessa che dà multe a cavallo. Vi prego non fateci ridere.
OTTIMA INIZIATIVA
Mitica Giusy!!!
E’ la prima volta che so di questo evento , spero mi stupisca.