La Finanza scopre un giro d’evasione da oltre 200 milioni: 89 persone denunciate

    5

    Centinaia di milioni di euro di evasione accertata, l’individuazione di due associazioni a delinquere finalizzate a compiere reati tributari e 89 persone denunciate (di cui 58 bresciani): è il bilancio dell’operazione "Money for nothing" coordinata dal procuratore aggiunto Fabio Salamone e dal sostituto Antonio Chiappani, chiusa dopo tre anni di indagini della Guardia di finanza di Salò, in provincia di Brescia.

    Nel mirino degli inquirenti un vorticoso giro di denaro che, dopo una serie di passaggi, tornava nelle mani delle imprese da cui inizialmente era uscito e che, sostanzialmente, non pagavano nulla o quasi, fruendo pero’ dei benefici fiscali che derivavano dalle apparenti spese sostenute. Un sistema ben architettato e finalizzato, secondo gli inquirenti, a coprire un giro di ‘nero’ quasi incontrollabile.

    Due le associazioni a delinquere che ricevevano pagamenti da varie imprese che operavano nel settore dei metalli, a fronte di apparenti acquisti effettuati, e successivamente ribaltavano il costo e l’Iva su altre aziende coinvolte nella frode, cioè vere e proprie cartiere intestate a prestanome nullatenenti che esistevano solo per emettere fatture fittizie (incassavano il denaro, lo prelevavano in contanti negli uffici postali, e lo restituivano alle holding da cui era partito il pagamento virtuale). Molte le province italiane coinvolte: Bergamo, Verona, Milano, Novara, Vicenza, Udine, Treviso, Piacenza, Forlí Cesena, Cremona, Mantova, Genova, Pisa, Trento, Parma, Modena, Massa Carrara, Roma e Caserta: 89 le persone segnalate, responsabili a vario titolo di associazione per delinquere, emissione di fatture inesistenti per un valore di 214 milioni di euro di imponibile e circa 16 milioni di euro di Iva, dichiarazione fraudolenta, occultamento di scritture contabili.

    La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

    5 Commenti

    1. Complimenti a chi li ha fermati. Però i nomi non li leggeremo mai; tantomeno si vedranno le foto; per questioni fiscali non mi pare si vada in galera; saranno fiscalmente nullatenenti e non rivedremo un tolino di quello che ci hanno fregato; al momento di mandarli a fare i manovali esibiranno certificato medico, pronti per la prossima avventura. Noi c…oni intanto andiamo a lavorare e paghiamo le tasse…

    2. "Fondamentale l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche che ha permesso agli inquirenti di ricostruire nel dettaglio il giro d’affari generato dalle fatturazioni per operazioni inesistenti." si legge altrove. E meno male che oggi un signore con il braccio ingessato e un’ampolla in mano ha detto che è ora di finirla di interecettare la gente al telefono…

    3. e poi i disonesti sarebbero gli stranieri? eccoli i lavoratori nel nord, onesti e sempre impegnati a produrre: 89 quasi tutti del nord, di cui ben 59 bresciani. farabutti !!

    Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

    Per favore lascia il tuo commento
    Per favore inserisci qui il tuo nome