Omicidio di Montichiari, arrestato il presunto assassino. E’ un collega della vittima

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    Dopo due mesi di serrata attività d’indagine i Carabinieri del Comando Provinciale di Brescia hanno arrestato il presunto autore dell’omicidio avvenuto la notte del 12 agosto 2011 all’interno dello stabilimento “Fassa Bortolo” di Montichiari. Fondamentale supporto all’ attività investigativa sono stati gli accertamenti tecnico scientifici effettuati dai Carabinieri del Ris di Parma su una pistola 357 Magnum, sequestrata dagli investigatori nel corso delle indagini. Secondo le prime informazioni apprese il delitto e’ maturato all’interno dell’ambiente lavorativo della vittima. Secondo i carabinieri, l’omicidio di Michele Peroni sarebbe stato commesso per futili motivi connessi a rancori maturati nell’ambiente di lavoro. La persona arrestata, un collega e amico della vittima, di 27 anni, avrebbe tentato invano di disfarsi del cadavere gettandolo nel forno dello stabilimento, per cancellare qualsiasi prova a suo carico. L’attivita’ investigativa condotta dai carabinieri del comando provinciale di Brescia avrebbe permesso di accertare con assoluta sicurezza che l’arma del delitto e’ una pistola calibro 357 magnum legalmente detenuta dal genitore dell’arrestato.  

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    4 Commenti

    1. è una costante: la maggior parte dei delitti più atroci sono commessi da persone che la vittima conosceva bene. Famigliari o amici. è diffusa la paura degli estranee e degli stranieri, ma i più pericolosi (statisticamente) sono proprio quelli che conosciamo meglio. povero ragazzo, stroncato nel fiore degli anni. condoglianze ancora alla famiglia della vittima.

    2. il ragazzo arestato aveva qualche problema,possibile che i genitori non l’hanno mai notata?come faceva il padre a fidarsi e lasciarlo usare le armi?

    3. il ragazzo arestato aveva qualche problema,possibile che i genitori non l’hanno mai notata?come faceva il padre a fidarsi e lasciarlo usare le armi?

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