Dopo un mese di agonia non ce l’ha fatta Felice Bonomi

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    Un paradiso che si è trasformato in un inferno. Felice Bonomi, 87enne originario di Vestone, ex tipografo, non ce l’ha fatta e dopo un mese di lotta tra la vita e la morte, domenica sera ha esalato l’ultimo respiro.

    Felice si era trasferito in Kenya dopo una vita di lavoro a Brescia. Nel paese africano aveva trovato un ambiente paradisiaco nel quale vivere, accanto alla seconda moglie, la giovane kenyota Hellen sposata nel 1985. In Africa Felice accoglieva gli amici e i parenti che dall’Italia lo andavano a trovare, come la nipote Laura Nulli e il suo compagno Fabio Rosa, le due persone che assieme alla moglie Hellen si trovavano con lui la notte del 18 agosto, quando un gruppo di malviventi si è introdotto nel giardino di casa sua a Diani Beach e dopo averlo barbaramente picchiato se n’è andato con denaro e preziosi.

    Da quella notte Felice non si è più ripreso. Portato prima in un ospedale pubblico di Diani Beach, poi in una costosa clinica privata di Mombasa (alla quale la famiglia Bonomi dovrà circa 50mila euro, secondo quanto riporta il Giornale di Brescia), Felice è morto domenica sera. E’ morto mentre era da solo in clinica, e i sanitari non hanno nemmeno avvisato la moglie Hellen, che ha scoperto il decesso solo ieri, quando si è recata nella stanza d’ospedale per la visita. Felice era già in obitorio. 

    Ancora non si sa se la salma tornerà in Italia o se riposerà per sempre sotto il cielo d’Africa. Un paradiso, ma solo da vivi.
    a.c.

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