Quote latte, condannato il “Robin hood” dei produttori

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    E’ stato condannato a 5 anni e mezzo di reclusione Alessio Crippa, rappresentante di una cooperativa del lattee definito il “Robin Hood” dei produttori. Lo ha deciso la quarta sezione penale del tribunale di Milano che ha condannato altri 15 allevatori e produttori a pene comprese tra un anno e due anni e sei mesi nel processo con al centro una truffa da 100 milioni di euro attuata aggirando le normative sulle quote latte. Deciso un risarcimento all’Agea per 30 milioni di euro e beni confiscati per 18 milioni. 

    Oltre a Crippa, rappresentante legale della cooperativa "La lombarda", è stato condannato a 2 anni e mezzo anche Gianluca Paganelli, responsabile della cooperativa ‘La latteria di Milano’. Entrambi erano finiti agli arresti domiciliari nel febbraio del 2009 e le aziende erano state sequestrate nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm di Milano Frank Di Maio e poi portata a processo dal pm Maurizio Ascione. Tre imputati sono stati assolti.

    I rappresentati delle cooperative e gli altri produttori di latte erano accusati a vario titolo di peculato e truffa per aver messo in piedi un sistema capace di sottrarre all’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) circa 100 milioni di euro, somme che dovevano finire all’erario, ma di cui si sarebbero appropriati gli stessi allevatori. Secondo l’accusa, infatti, in base alle norme sulle quote latte le due cooperative avrebbero dovuto ”scorporare” dal denaro ricevuto in base anche alle norme europee ”il prelievo supplementare e poi versarlo all’Agea”, per le quote di latte prodotte in eccesso. In realtà, stando alle indagini, i produttori si sarebbero intascati quelle cifre. Oggi i giudici hanno ritenuto colpevole Crippa di peculato (commesso tra il 2003 e l’aprile del 2008) e di truffa dall’aprile del 2008 in poi. Gli altri 15 imputati sono stati condannati per truffa. Le due cooperative sono state condannate in base alla legge sulla responsabilita’ amministrativa degli enti e hanno subito una confisca di 18 milioni di euro. Hanno ottenuto risarcimenti la Coldiretti, Confagricoltura, e due cooperative. L’Agea dovrà essere risarcita con 30 milioni di euro da Crippa e da altri imputati.

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