Pdl, fibrillazioni anche in Loggia in vista del congresso provinciale

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    (a.t.) Il congresso provinciale si avvicina. E le fibrillazioni all’interno del Pdl bresciano si fanno sempre più evidenti. Arrivando a mettere in discussione non soltanto la segretaria provinciale Viviana Beccalossi, ma anche il ruolo del capogruppo in Loggia Achille Farina. Un assaggio delle divisioni che attanagliano il partito si è avuto anche ieri sera, durante il consiglio comunale che ha varato il nuovo Piano di governo del territorio. Sull’emendamento del Partito democratico che chiedeva di cancellare il cosiddetto cubo bianco, infatti, ben cinque erano gli esponenti del Pdl fuori dall’Aula (Magoni, Visconti, Acri, Piovanelli e Toffoli) e non tutti – pare – per giustificati motivi. Allo stesso modo ha suscitato vivaci polemiche nel partito la decisione della consigliera Nini Ferrari – che dal sindaco ha ricevuto proprio la delega all’Università – di votare con l’opposizione e contro la sua maggioranza sulla proposta di inserire nel Piano dei servizi il nuovo polo universitario della cattolica a Mompiano. Diversi rappresentanti della maggioranza, durante il dibattito, si sono espressi contro questa ipotesi, e per questo è sarebbe nato anche un piccolo caso diplomatico tra la Loggia e la Cattolica. Infine l’emendamento proposto da Giovanni Acri con il leghista Alessandro Bizzaro per chiedere di ripristinare il pronto soccorso all’ospedale Sant’Orsola. A favore si è subito schierato il "partito dei medici" interno al Pdl (Magoni e Visconti) e il rischio che la maggioranza finisse sotto è stato scongiurato soltanto sospendendo per una ventina di minuti la seduta e convincendo Acri a ritirare la proposta. Ma la pace vera è ben lontana. Fonti anonime, infatti, riferiscono che Acri, durante il confronto di ieri, abbia avuto un duro scontro verbale con Farina, arrivando anche ad affermare di non sentirsi più rappresentato dal capogruppo (a supportarlo, secondo indiscrezioni, anche Magoni e Visconti). Normali divergenze operative, forse. Ma che assumono necessariamente un valore diverso alla luce del nuovo tesseramento e del probabile congresso di novembre. Ad oggi, in vista dell’appuntamento, l’unica "certezza" appare quella dell’alleanza interna tra Franco Nicoli Cristiani e Giuseppe Romele. Mentre dall’altra parte potrebbe formarsi un’asse tra Maria Stella Gelmini e Viviana Beccalossi. Resta da capire, però, come si schiereranno le altre due componenti. I peroniani potrebbero essere tentati dalla "coalizione rosa". Ma la componente di Cl (o almeno una parte di questa) sembra guardare con particolare attenzione a Nicoli, tanto più alla luce di un’ipotetica contesa nazionale per la successione di Berlusconi con Formigoni in campo. Un quadro ancora particolarmente fluido. Troppo per consentire ai protagonisti di lanciarsi nella sfida con serenità. Anche per questo non è da escludere che al dunque i big del partito bresciano decidano di evitare il bagno di sangue trovando un "onorevole" accordo tra loro.

     

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    1 COMMENT

    1. mah e gli altri partiti? Basti pensare a cosa è accaduto a Bragaglio a Brescia per fare un esempio? O vogliamo ricordare ciò che accade nell’ idv del padre- padrone Di Pietro o nella Lega. A CIASCUNO IL SUO

    2. Quindi, tutti hanno problemi: nessun problema? Non si può nemmeno dire che c’è un problema? O il fatto che anche altri ne abbiano, annulla i problemi?

    3. e’ stato scritto nel post "uno di quei partiti" io ne ho indicati alcuni……o vuol solo criticare Lei ?
      C’è spazio per tutti……

    4. il peggior partito che l’Italia abbia mai avuto, secondo solo al PNF. con berlusconi avete mandato in rovina l’Italia, trasformato la corruzione in regola di potere, infangato l’immagine della nazione agli occhi del mondo, permesso alla lega di dividere il paese. vogliamo elezioni subito con una legge democratica non la vostra porcellum. BASTA !!!

    5. I partiti peggiori sono stati quelli dell’arco costituzionale. Il pci brillava per servilismo ai capi ed ipocrisia: anche oggi gli eredi fingono d’ignorare Penati.

    6. Bene. Il PCI aveva i suoi problemi. Ma oggi si può parlare dei problemi del PDL o serve il patentino per poterlo fare? Chi lo rilascia, nel caso?

    7. Senza il porcellum Prodi non avrebbe vinto le elezioni del 2006 , mentre con porcellum o meno nel 2008 Berlusconi avrebbe comunque vinto le elezioni. Quindi se qualcuno ha tratto vantaggio da questo sistema elettorale è proprio il c-sinistra .
      Forse è proprio per questo che durante i 2 anni di Governo Prodi, si sono ben guardati dal cambiare la legge elettorale

    8. Che il governo Prodi avesse i suoi problemi, lo sappiamo tutti. Ma per non parlare dei problemi del PDL basta citare i problemi altrui? Non si può dire (nemmeno da destra?) che il PDL ha dei problemi? Se il vigile mi dice che ho parcheggiato in divieto, basta dirgli che lo fanno anche altri o devo pormi il problema di dove ho parcheggiato io e se del caso risolverlo? O basta dire che il vigile è "rosso" perchè votava Prodi?

    9. ovviamente il porcellum andava bene sia sinistra che a destra ….. nominare dei soldatini assicura (in questo il centro destra è stato più furbo) la tenuta di governo anche in momenti come questo dove la cosa pià sensata sarebbe lasciare la parola agli elettori …. basta blocchi a tutti i livelli, naziona, regionali e provinciali: se volete la signorina minetti allora dovete metterci faccia e voto …

    10. Gli elettori? Scommettiamo che porcellum o non porcellum avremo sempre le stesse facce? Da Rosy Bindi a Casini a Di PIETRO a Bossi…e la Minetti di turno l’avremo sempre perchè in Regione vi è il listino bloccato(dove ora per il MOLISE è inserito il figlio di DI Pietro per intenderci) ed in Regione Toscana addirittura una sorta di porcellum.
      Quanto poi staccare la spina a questo governo , come ha detto Prodi e non io, c’è il rischio che ancora una volta venga eletto Berlusconi. Quindi i numeri in Parlamento ci sono, e mi sa che dovremo attendere la scadenza naturale del mandato ……perchè così dice la Nostra Costituzione e più volte anche Napolitano ha detto che fino a quando c’è una maggioranza il PARLAMENTO non si scioglie. anche perchè aggiungo io, (ma è solo il mio pensiero, non rappresento nessuno se non me stesso)non vedo un’alternativa credibile

    11. se si va alle urne berlusconi perde di brutto. tutti i sondaggi lo dicono. ha fallito, come ha fallito la lega. è ora che andiate a casa.

    12. ..bravo Acri, via il vecchiume, spazio al nuovo, nel Pdl abbiamo tanti uomini validi se non vogliamo scomparire sostituiamo gli anziani ( senza rottamarli ) con nuovi uomini…

    13. Andrei cauto nel dire perde di brutto, perchè più volte lo si è dato per "morto" invece….e all’altra parte che coalizione c’è? se il pd imbarca Vendola l’udc non ci sta
      ,,,,i radicali se ne stanno andando….attenzione perchè andando alle urne non è detto che vinca il c- sinistra ed allora altri (tanti soldi) spesi inutilmente ……questo non è il momento

    14. quale centro- sinistra?Il problema è quello. PRESENTANDOSI dI pietro – Pd non sono 10 punti su (forse l’ha letto sull’unità,,,,,ampli un pò i suoi spazi)

    15. ricordate il 2006 si andava per il cappotto sicuro con malcontento e regioni tutte passate in mano alla sinistra… risultato ?? un quasi pareggio che ha costretto a tirarsi dietro gentiluomini tipo mastella … certo adesso i signori verdi e blu (non sono i puffi) hatto colmato la pazienza … ma la sinistra ?? c’è ?? e se c’é cosa vuol fare ???

    16. l’errore a mio avviso è partito da lì; una volta constatato che senza i senatori a vita non si aveva la maggioranza , bisognava avere il buon senso e la lungimiranza di dare una camera all’opposizione e sarebbero cambiate molte cose.
      Anche all’interno del centro- sinistra vi era chi sosteneva questa tesi, ma l’arroganza di talune persone(su tutte ricordo Rosy Bindi, che vedrete porcellum o non porcellum sara’ sempre lì) impedì questa soluzione che avrebbe, secondo me portata ad una grande coalizione come in GERMANIA

    17. Auspico un congresso d’idee, dove tutte le componenti trovino ed esprimano riferimenti, non gli accordi sui nomi secondo il manuale Cencelli.

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