Pubblico impiego, centinaia di bresciani a Roma per la manifestazione dell’8

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    «Pubblico è futuro», con questo slogan i lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza, scuola, università e ricerca, scenderanno in piazza a Roma l’8 ottobre, in occasione della manifestazione nazionale proclamata dalla Fp e Flc Cgil. Appuntamento alle ore 14 a Piazza della Repubblica, arrivo del corteo a Piazza del Popolo, dove si terranno gli interventi conclusivi dei Segretari Generali Fp e Flc Cgil, Rossana Dettori e Domenico Pantaleo e della segretaria generale nazionale della Cgil, Susanna Camusso.

    La mobilitazione è indetta per contrastare l’accanimento degli ultimi anni del Governo verso il lavoro pubblico, le pubbliche amministrazioni e il sistema della conoscenza. La manifestazione sarà anche l’avvio della campagna per le elezioni delle RSU, che si terranno il prossimo anno e che porteranno al voto oltre 3 milioni di lavoratori pubblici.

    L’ultima manovra “iniqua e vessatoria”, definitivamente approvata dalla Camera il 14 settembre scorso, taglia ulteriormente le risorse destinate all’intervento pubblico, continua la politica di privatizzazione i servizi, riduce drasticamente le risorse destinate all’istruzione e alla ricerca pubblica, producendo così degli effetti drammatici sia sui cittadini che sui lavoratori pubblici.

    In particolare, come spiegano la segretaria della Fp Cgil di Brescia Donatella Cagno e il segretario della Flc Cgil di Brescia Pierpaolo Begni, l’accanimento del Governo verso il lavoro pubblico si concretizza con il blocco, almeno per 4 anni, dei contratti nazionali e della contrattazione integrativa, con il blocco degli scatti nella scuola e nelle università, con l’ennesimo stop delle assunzioni, con il licenziamento dei giovani precari e con il peggioramento delle condizioni di lavoro.

    A danneggiare ulteriormente la condizione lavorativa del settore pubblico, affermano Donatella Cagno e Pierpaolo Begni, il taglio delle retribuzioni, la “rapina” del TFR, per il quale è previsto uno slittamento da 6 mesi a 2 anni e il prelievo economico “illegittimo ed incostituzionale” solo sui redditi dei lavoratori pubblici e dei pensionati. Un particolare accanimento, inoltre, verso le donne del pubblico impiego e non solo, che vedranno l’innalzamento della loro età pensionabile.

    La Manovra del Governo, osservano Fp e Flc Cgil, metterà a rischio la coesione sociale del Paese, indebolendo i diritti dei cittadini attraverso il taglio ai finanziamenti per la sanità e i servizi di welfare degli enti locali.

    Per queste ragioni i lavoratori pubblici e della conoscenza saranno in piazza a Roma, sabato 8 ottobre, per rivendicare un sistema pubblico di qualità che garantisca i diritti dei cittadini e lo sviluppo del Paese, affinché vengano incentivati gli investimenti nella conoscenza e per esigere il rinnovo dei contratti nazionali e l’esercizio della democrazia attraverso il voto delle RSU nei posti di lavoro.

    Da Brescia

    partenza sabato 8 ottobre pullman (gratuito) ore 5.30 piazzale Om via Volturno rientro in tarda serata prenotazioni allo 030-3729329/334/335

    Da Darfo:

    partenza sabato 8 ottobre da Piazza Medaglie d’Oro.
    Per iscrizioni e informazioni telefonare al 0364 543201 – 0364 543211

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