Fascia d’oro convergenze parallele (Castenedolo, Montichiari, Castiglione, Carpenedolo)

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    Il nostro viaggio in provincia prosegue nella bassa orientale, lungo l’asse che da Castenedolo, alle porte di Brescia, arriva fino a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, passando per Montichiari e Carpenedolo. Un’area dove c’è una forte concentrazione di infrastrutture che indicano questa zona come il futuro polo logistico bresciano nel suo slancio internazionale. Se qualcosa si è perso per strada (Stadium Global Center) resta la vicinanza con le autostrade A4, A21 e la futura Brebemi e il suo livello di interconnessione aumenterà quando a Castenedolo sarà operante una delle stazioni dell’Alta velocità nell’ambito del corridoio europeo V (Lisbona-Kiev) per il collegamento ferroviario fra Europa Occidentale e Orientale. Se già un’opera di questo genere potrà garantire un collegamento diretto con i flussi internazionali e nuove opportunità di business, si può solo immaginare cosa potrebbe significare disporre di un Aeroporto Gabriele D’Annunzio pienamente operativo nel settore cargo con la possibilità di ricevere, ma anche di inviare, merci e prodotti in tutto il mondo. Se poi si aggiunge al casello autostradale Brescia Est, l’innovativo autoparco per i camion, il più grande d’Europa, e la realizzazione della cosiddetta “corda molle”, il nuovo raccordo che unirà l’aeroporto alla A21, con successivi agganci alla A4, alla nascente Brebemi e alla futura autostrada della Valtrompia, abbiamo unoscenario decisamente favorevole.

    Altrettanto certo è che le grandi infrastrutture attese hanno rallentato il passo a causa della burocrazia e dei tempi della politica mentre per gli investitori privati il problema non è stato reperire le risorse ma avere la possibilità di spenderle. Il tutto mentre le lungaggini del piano d’area dell’Aeroporto continuano ad imporre un regime di salvaguardia (in una vasta porzione dei comuni di Ghedi, Castenedolo, Montirone e Montichiari) che vieta qualsiasi attività edificatoria e di modificazione del suolo, a svantaggio dell’imprenditoria locale e dell’amministrazione comunale, specialmente in un paese come Castenedolo dove il nuovo sviluppo urbanistico, residenziale e produttivo si deve adeguare alla crescita demografica degli ultimi anni (11.550 abitanti). Per il D’Annunzio comunque si preannunciano sviluppi tortuosi. L’importante allo-ra è uscire dall’immobilismo e tenere vivo lo scalo, accettando il progetto del sistema aeroportuale del Nord di cui si è parlato ultimamente e che prefigura per Montichiari una vocazione al cargo.

    Per un aeroporto che non decolla, c’è un Centro Fiera che ha vissuto nel 2008 un anno d’oro, il migliore degli ultimi 10 anni (+17,78% di fatturato) per poi ridurre al minimo l’impatto della crisi nel 2009. E se per il 2010 si auspicano ricavi per 6 milioni di euro, le strategie a lungo termine non potranno fare a meno di guardare al Polo fieristico di Brescia e ad Expo 2015, appuntamento in vista del quale si potrebbe creare una rete fieristica lombarda in grado di interfacciarsi con Milano. A tener banco nella cittadina monteclarense è anche la questione cave e discariche che suscita preoccupazione per lo stato di salute dell’ambiente locale, specialmente in quella zona della fascia d’oro fra Vighizzolo, Castenedolo e Ghedi dove si registra una consistente presenza di polveri nocive nell’atmosfera e nelle acque delle falde. Come sottolineato dal sindaco di Montichiari, Elena Zanola, per ciascuno dei 22mila abitanti ci sono in media 615 metri cubi di rifiuti provenienti da tutta Italia, contro un carico-rifiuti decisamente inferiore nei paesi limitrofi. È anche per questo che l’amministrazione locale ha diffidato la Regione dall’autorizzare nuove discariche in zona

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