(a.c.) Si dicono sicuri della sua innocenza. Chi l’ha conosciuto, colleghi e famiglie di Chiari, di San Zeno e della Valle Camonica, è certo che gli atti che gli vengono contestati sono falsi, accuse create ad arte per gettare discredito su di lui, cattiverie perpretate da qualcuno che aveva motivo di rancore nei suoi confronti.
Erano in 400 ieri sera alla fiaccolata cittadina a sostegno di don Marco Baresi, il prete accusato di aver compiuto violenza sessuale su un ex seminarista e di possedere materiale pedopornografico nel suo computer. 400 persone arrivate a bordo di due pullman da Chiari, e di un altro da San Zeno, 400 persone che con le fiaccole in mano dalla stazione si sono dirette in piazza Loggia cantando slogan di sostegno, innanzando preghiere e recitando salmi. Gli organizzatori della manifestazione, le due associazioni «Liberi nella verità» e «FreeDon» dicono che la protesta della società civile è il loro unico strumento per aiutare don Marco. Il vescovo? Lui ha già espresso l’appoggio ai due gruppi, ed è certo dell’innocenza di don Marco, ma per il ruolo che ricopre non può intervenire contro la magistratura. I giudici, ricordiamolo, a giugno hanno disposto un nuovo appello ma solo per i fatti successivi al 2004, i precedenti, più gravi, sono confermati.
Correggo il giornalista , eravamo almeno 600 !!!!!!!!!