Trenta studiosi firmano petizione per “salvare” il Vittoriale. “Troppe intrusioni volgari”

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    Trenta studiosi dell’opera e della vita di Gabriele d’Annunzio, soprattutto ordinari di Letteratura italiana di molte Università, hanno sottoscritto una petizione in cui si chiede al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al ministro per i Beni culturali Giancarlo Galan di intervenire per la conservazione del Vittoriale degli Italiani.

    Gli studiosi ricordano che Gabriele d’Annunzio fece dono all’Italia del Vittoriale con un primo atto del 22 dicembre 1923, perfezionato il 12 novembre 1937, mentre gia’ il 28 maggio 1925, con decreto n. 1050, la tenuta del Vittoriale degli Italiani veniva dichiarata ‘monumento nazionale’. D’Annunzio scrisse, fra l’altro, nel documento di voler donare il Vittoriale agli Italiani ”considerandolo un testamento d’anima e di pietra, immune per sempre da ogni manomissione e da ogni intrusione volgari”. Nella petizione gli studiosi hanno denunciato che dal primo dopoguerra, e soprattutto negli ultimi decenni, le manomissioni e le ”intrusioni volgari” sono state numerose. Nell’estate 2011, per esempio, e’ stato mutato l’ingresso principale per quanti visitano il Vittoriale con l’apertura di uno laterale che falsa lo storico percorso maroniano. In tal modo i visitatori non varcano più il grandioso portale – voluto da d’Annunzio e realizzato da Maroni – con doppio cancello e la fontanella sul cui timpano si legge il celebre motto del poeta: "Io ho quel che ho donato".

    Inoltre, scrivono gli studiosi, il 3 luglio 2011 e’ stato inaugurato il rinnovato ‘Museo della guerra’ che ha assunto il nuovo nome di ‘D’Annunzio eroe’, in sostituzione di quello aperto nell’anno 2000. Nella petizione viene poi denunciato l’impoverimento della Prioria, la casa di D’Annunzio al Vittoriale: ”Le ultime deplorevoli asportazioni dalla straordinaria dimora – ben 450 oggetti, di cui decine tolti dalla Stanza del Lebbroso -, avvennero proprio nell’anno 2000 per l’allestimento del ‘Museo della guerra’ con grave danno nella ricostruzione e interpretazione approfondita della Prioria stessa, casa-museo davvero unica al mondo. Inoltre, nell’allestimento del primo e del secondo museo, sono state rispettivamente soppresse le sale dedicate a Luisa Baccara e a Giancarlo Maroni, personaggi fondamentali nella storia del Vittoriale, per dedicarle al figlio del curatore del museo assolutamente estraneo alla vicenda dannunziana”.

    Secondo gli studiosi, inoltre, ”il recente inserimento di sculture di artisti contemporanei costituisce un’intrusione e un grave danno per la lettura delle architetture maroniane e per lo stesso significato che Gabriele d’Annunzio volle dare al Vittoriale”. Stessa sorte e’ toccata ad alcuni edifici che si trovano nell’area del Vittoriale come Villa Mirabella, Il Casseretto, La Torre San Marco, darsena di Gabriele d’Annunzio, luogo paesaggistico fra i piu’ notevoli del lago di Garda.

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    1 COMMENT

    1. Ancora una volta, l’ingessata e classicistica cultura italica tira per i piedi il cambiamento.
      Nessuna nega che alcune scelte di Giordano Bruno Guerri siano discutibili, e criticabili, ma si apra una discussione culturale, ci si confronti sui giornali e riviste; non ci si affidi ad un appello a Napolitano, tutto di retroguardia.
      Il Vittoriale, negli ultimi anni, stava morendo. Oggi è un luogo di vita. A D’Annunzio non sarebbe forse piaciuto?

    2. Concordo in pieno con studioso, il Prof. Guerri ha portato delle novità, io non credo criticabili, e ha reso il Vittoriale e la figura del Vate per così dire più "accessibili" e meno ingessati e i risultato si vedono eccome, la gente è tornata a visitare il Vittoriale! è forse l’invidia per il successo altri che porta a certe levate di scudi e per cortesia lasciate perdere appelli e napolitano.
      Avanti Prof. Guerri

    3. Concordo in pieno con studioso, il Prof. Guerri ha portato delle novità, io non credo criticabili, e ha reso il Vittoriale e la figura del Vate per così dire più "accessibili" e meno ingessati e i risultato si vedono eccome, la gente è tornata a visitare il Vittoriale! è forse l’invidia per il successo altri che porta a certe levate di scudi e per cortesia lasciate perdere appelli e napolitano.
      Avanti Prof. Guerri

    4. perchè non pubblicare integralmente la nota degli accorati sottoscrittori? Questi "responsabili" dell’italica cultura si sono preoccupati solo oggi far rilevare un decennio di danni? O forse ne siamo stati informati solo adesso grazie alla rinnovata attenzione mediatica che il prof. Guerri ha saputo indirizzare su un luogo e su uno scrittore condannati ormai a sterili disquisizioni inter-professorali.
      E poi, una siffatta petizione che scomoda il nostro amato Presidente Napolitano (così impegnato al momento a preservare l’integrità di ben altri "ingressi" e di ben altri "night club"), e al malcapitato ministro di Beni Culturali divenuti ormai un "problema di troppo" per i nostri amministratori, sa tanto di polemica di orticelli pesticciati, orticelli di provincia: quelli sì che offendono la memoria di uno dei nostri ultimi fiori all’occhiello nel panorama della cultura internazionale!!

    5. Mi piacerebbe controbattere ma non ho,ne la cultura, ne la sapienza di studiosi accreditati come i signori che hanno firmato la petizione.
      Viene rivendicato una intrusione a postumi fatta da altre amministrazioni e questo è già ridicolo di suo.
      Prof. Mazza si vanta di voler conservare quello che è italiano degli italiani comportandosi allo stesso modo di Sonnino e Vittorio Emanuele,la fuga invece che combattere..allora Fiume fu dichiarato stato libero perche abbandonarono il tavolo delle trattative….oggi la torre è un locale,ieri come oggi chi doveva opporsi a preferito abbandonare(ricordiamo che Mazza era il sindaco dimissionario)
      Sono state calcolate dagli studiosi un calo di visitatori dopo gli anni 80 di circa il 30%(fonte petizione),adesso c’è un nuovo aumento delle visitatori(fonte Guerri) e questo è frutto di un lavoro certosino fatto di servizi, apparizioni televisive, e professionalità del prof. Guerri ,che non ha preferito pubblicare solo le sue opere, ma si è adoperato per portare il Vittoriale a nuovo splendore anteponendo la passione per il Vittoriale ad altri interessi.
      Vecchie amministrazioni non sono state in gradi di fare quello che Guerri a fatto in 3 anni.
      Quello da me detto è frutto di una ricerca su internet inserendo nome e cognome delle persone coinvolte.
      Stima al Prof. Guerri

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