(a.c.) L’ennesima iniziativa volta a limitare l’ascesa del numero di truffe perpetrate a danno di anziani residenti in città. Questo volta si è pensato a una sorta di "passaporto antitruffa", un libretto di agile formato da tenere sempre con sé, e magari da sfogliare ogni tanto per una rinfrescata sulle regole da seguire per la prevenzione dei crimini.
L’idea è stata realizzata dall’associzione Non solo pensionati grazie al contributo di Banca Valsabbina e con il patrocinio di Comune di Brescia, Provincia, Regione, Questura, Carabinieri, Fondazione Asm, e Associazione Comuni Bresciani. Si tratta di una sorta di vadevecum-prontuario sia per la prevenzione delle truffe sia per la tempestiva segnalazione di soggetti sospetti: sul passaporto ci sono varie vignette che illustrano le tante modalità di raggiro messe in atto dai truffatori (che, ahime, inventano sempre metodi nuovi che sfuggono alla casistica conosciuta) e anche i numeri di telefono per le emergenze.
I passaporti, stampati nel numero di 30mila, sono a disposizione presso le sedei delle circoscrizioni cittadine e nei comuni, oltre che nella sede dell’associazione Non solo pensionati in via Parenzo 23.
e l’autorizzazione a prendere a bastonate chi truffa un anziano quando arriva?
Magari proprio a bastonate no, basterebbero un paio di belle pedate nel sedere in attesa dell’arrivo della polizia: però bisognerebbe prenderne uno, non farli scappare tutti e poi non cercarli nemmeno…