Carmine, minaccia moglie e piccoletto di morte. Tunisino arrestato per maltrattamenti

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E’ un cittadino tunisino del 1972, l’uomo che, nella mattinata di ieri è stato arrestato dagli agenti di Polizia per maltrattamenti in famiglia. Alle ore 09.30 circa infatti, due Volanti sono intervenute in via San Faustino, nell’abitazione di una famiglia tunisina. L’intervento è scattato a seguito della denuncia sporta poco prima dalla moglie. La donna, tunisina del 1974, fortemente spaventata, ha raccontato agli agenti che quella mattina, così come anche il giorno prima, il suo compagno aveva minacciato di morte sia lei che il loro bambino di appena otto mesi. Armato di un coltello da cucina, lo straniero, aveva ripetutamente spaventato la donna minacciandola inoltre di gettare il bambino dalla finestra. La donna, che anche in passato, in diverse occasioni, era stata oggetto di maltrattamenti da parte del marito e che non aveva mai avuto il coraggio di denunciare l’uomo, ieri mattina, preoccupata soprattutto per il figlio, ha chiesto l’intervento degli agenti. In possesso delle chiavi dell’abitazione i poliziotti sono entrati nell’appartamento. In soggiorno, sdraiato su un materasso, l’uomo e, poco distante, seduto ed apparentemente tranquillo, il bambino. Immediatamente gli agenti, anticipando qualsiasi possibile reazione dell’uomo, hanno messo in sicurezza il bambino, recuperando al contempo il coltello da cucina. Gli accertamenti in Questura hanno evidenziato l’indole pericolosa del soggetto che, con nominativi diversi, è risultato avere a suo carico numerosi pregiudizi di polizia sempre per maltrattamenti, lesioni personali, rissa, oltre che per possesso ingiustificato di armi. Alla luce di tutto ciò, l’uomo, irregolare sul territorio, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.

Sono stati 8 gli arresti eseguiti a vario titolo dal personale della Questura di Brescia nell’ultima settimana. A questi si sommano le 47 denunce a piede libero, l’identificazione di 903 soggetti, italiani e stranieri, ed il controllo di 381 autovetture. Da segnalare inoltre il significativo sequestro di oltre 1 kg di cocaina effettuato dalla Squadra Mobile nella giornata di giovedì u.s.

 

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4 Commenti

  1. in quanto tempo questo immigrato irregolare,violento verso la moglie e il figlio, già conosciuto dalle forze dell’ordine per altri episodi di violenza, sarà rimesso in libertà ?
    in quanti cittadini italiani continueranno a dire che gli immigrati, indistintamente, sono una risorsa per l’italia e gli italiani ?
    vorrei che qualcuno rispondesse alla mia domanda: quale risorsa può rappresentare la persona di cui sopra per l’italia, per sua moglie e per suo figlio ?

  2. Gli immigrati non sono "indistintamente" una risorsa; e non sono "indistintamente" delinquenti. Bisogna per l’appunto "distinguere"… Questo è un delinquente; verrà trattato come gli altri delinquenti; se in Italia i delinquenti vengono rimessi in libertà è un problema dell’Italia, non è causato dagli immigrati…

  3. Sicuramente questo immigrato irregolare doveva essere espulso da tempo prima che usasse una legge giusta per i suoi fini illeciti. Quello di avere un figlio gli ha consentito sino ad ora di lavorare o delinquere senza il problema dell’espulsione e considerate le minacce con il coltello al bambino e alla moglie ha usato questa come una fattrice di comodo per i suoi fini. L’amore è un’altra cosa. Spero che gli diano la galera da scontare nel proprio paese col divieto di rientrare in Italia.

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