(a.c.) Un sogno che si avvera, il traguardo di una vita, inseguito dall’età di 5 anni, da quando ha preso in mano il fioretto per la prima volta. Andrea Cassarà, carabiniere bresciano, conquista ai mondiali di Catania la medaglia d’oro, e lo fa alla sua maniera "pazza", in grandissima rimonta.
La qualificazione per la finale è stata più facile del previsto, e poi il destino ha voluto che a contendergli la medaglia d’oro ci sia il compagno di nazionale, di camera in ritiro, e amico, Aspromonte. Parte la finale e Andrea Cassarà che fa? E’ molle, non attacca, sta sulla difensiva, sbaglia le stoccate. Gara quasi completamente compromessa, siamo ormai sul 12-7per l’avversario (si arriva ai 15), e Andrea infila una serie incredibile di stoccate fino al 14-14. L’ultima, e decisiva, è la sua: quasi incredulo Andrea aspetta un attimo prima di capire che è proprio lui che ha vinto. E finalmente parte la festa, attesa per 8 lunghi anni: finalmente è campione del Mondo.
Le dediche dalla Sicilia arrivano a Brescia, per l’allenatore-maestro Massimo Oneri, per la mamma e per la fidanzata Sissi.