Rolfi contro i centri sociali: “Sono il luogo in cui germoglia il seme del fanatismo”

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    In seguito agli scontri avvenuti sabato scorso nel centro di Roma, che hanno visto come protagonisti alcuni black bloc e rappresentanti dell’estrema sinistra, è scattata una vasta operazione di indagine su tutto il territorio nazionale, che ha riguardato anche il territorio bresciano, con perquisizioni effettuate dagli uomini della Questura. Su questo argomento è intervenuto il segretario provinciale della Lega Nord – Lega Lombarda, Fabio Rolfi: “Siamo rimasti tutti disgustati di fronte all’inciviltà e alla violenza gratuita con cui sabato hanno agito i black bloc e gli anarco-insurrezionalisti. Fa ulteriormente specie poi pensare che le indagini abbiano portato a perquisizioni sul territorio bresciano. Questi continui episodi di devastazione sono la conferma inconfutabile della necessità di un giro di vite che coinvolga anche i così detti centri sociali, chiudendoli dove possibile, perché non sono altro che una palestra per esaltati; luoghi dove i ragazzi vengono traviati con ideologie distorte e in cui si cerca di inculcare il seme della violenza e dell’intolleranza politica. Tutto parte sempre da lì”. “Oltre – conclude Rolfi – alle misure legislative giustamente annunciate dal ministro Maroni per prevenire questi atti di guerriglia urbana e per garantire la certezza della pena per coloro che si rendono protagonisti di violenza, serve anche un’azione politica più severa sul territorio per contrastare il proselitismo fanatico perpetrato in questi luoghi e che l’opinione pubblica dimostra ogni giorno di non tollerare più”.

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    12 Commenti

    1. GIà, è stata la sinistra a fgestire quella manifestazione. Tutta colpa della sinistra che non ha mandato abbastanza poliziotti in piazza. Ah, no… Il ministro è Maroni.

    2. Ha ragione Rolfi.
      Dobbiamo imparare dai raduni di Pontida i valori della convivenza e del linguaggio civile, e, soprattutto, del rispetto delle Istituzioni della Repubblica Italiana.
      ( A proposito : ricordo male o il Vaticano era da bruciare, oltre ovviamente al Tricolore. )

    3. Mentre il suo governo e il suo capo corrente Maroni sono il luogo dove germogliano le scelte di togliere fondi alla Polizia!!!

    4. Gestiteli voi sinistri 1000 scalmanati che hanno come unico obbiettivo distruggere e bruciare tutto e che in più si fanno scudo di voi li vicino che manifestate "pacificamente".

    5. Con duemila tra poliziotti e carabinieri, i mille scalmanati li gestirebbe anche il mio nipotino di otto anni che gioca ai soldatini… Ma non governano quelli che ci facevano vedere loro come si fa bene tutto? Il governo del fare? Eh, fanno bene non c’è che dire…

    6. In casi analoghi nella prima repubblica, da dx e sx si chiedeva la testa del ministro degli interni, ora, siccome c’è la raccolta delle castagne, nessuno colpevolizza Maroni.

    7. Rolfi dimentica di ricordare quanti nel suo partioto, a cominciare da Bossi hanno in più occasioni minacciato l’uso dei fucili per difendere il fantomatico stato della fasulla padania. Impossibile dimenticare, inoltre, le frasi eversive pronunciate da noti esponenti leghisti nel lontano referendum sulla caccia. Per cui…..da parte sua nessuna lezione!

    8. DA ITALIAOGGI 18-10-2011

      Il Sacco di Roma è figlio di chi flirta coi violenti
      di Pierluigi Magnaschi

      Adesso, coloro che non vogliono pagare il dazio delle loro responsabilità, passate e presenti, in ordine al Sacco di Roma che ha devastato la capitale, spiegano le violenze dei professionisti della violenza con la scusa che i poliziotti sono demotivati perché prendono degli stipendi troppo scarsi. Quelli che inventano queste scuse sono gli stessi che hanno imposto che una sala di Montecitorio (che è il luogo istituzionale del libero e non violento confronto fra le forze politiche, anche se fra di loro diametralmente opposte) venisse intitolata al povero ragazzo Carlo Giuliani, il giovane che purtroppo venne ucciso a Genova, in occasione del G8 di dieci anni fa, mentre tentava di uccidere un carabiniere, giovane come lui, ma che era a Genova per consentire lo svolgimento pacifico di una imponente manifestazione popolare e per impedire che essa, per colpa di facinorosi come Carlo Giuliani (spiace dirlo, ma le cose stanno così), degenerasse in una incontrollata violenza contro le persone e le cose. Non solo. Anche l’altrettanto povera madre di Carlo Giuliani, senza nessun merito personale diverso da quello di essere la madre di un giovane che rimase assassinato mentre tentava di assassinare, vene poi eletta in Parlamento. L’aula e la candidatura sono due facce della stessa medaglia, quella della connivenza culturale e politica con la violenza organizzata che ha portato al Sacco di Roma e che potrebbe non finire lì. Abbiamo già avuto la rovinosa esperienza delle Br, prima negate, poi attribuite ai fascisti, quindi confinate tra «giovani che sbagliano» (come se i brigatisti fossero stati dei ragazzacci che rubano le pere dall’albero del vicino). Le Br hanno divorato il corpo del Paese perché erano state prese sottogamba, quando non, addirittura, vellicate. Ci volevano solo dei ciechi per far finta di non vedere che i violenti del «no Tav» erano dei delinquenti pronti a tutto. Ma non a finire in carcere, pur commettendo dei reati che, il carcere, lo prevedono. Così come ci vogliono dei ciechi a non vedere che certi estremisti di alcuni centri sociali sono dei delinquenti incalliti. Che ci vuole a trattarli, non dico come delinquenti quali sono, ma come degli ultrà del calcio? E poi che dire del convincimento di certi settori politici e di una certa magistratura di considerare più grave lo stesso reato quando è commesso da un singolo (provate a vedere cosa succede dando un cazzotto a un poliziotto) che non quando è consumato da un gruppo di delinquenti? Quest’ultima situazione dovrebbe essere un’aggravante. Invece molti la considerano un’attenuante. Almeno però non facciano finta di dolersi per ciò che è successo sabato scorso a Roma.

    9. A mordere la gamba di un poliziotto, si diventa ministri dell’interno. Non so cosa succeda a dargli un cazzotto: sinceramente sono tutte e due cose che alla gente a posto non verrebbe mai in mente di voler provare a fare…

    10. Poteva risparmiarci la fotocopia della prosopopea sul terrorismo perchè l’abbiamo già sentita da Vespa ieri sera. La prossima volta cerchi di essere più originale nel trovare gli argomenti adeguati e meno ciarlieri.

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