(a.c.) Alle materne Ingranata e Piaget la temperatura ieri mattina segnava ancora 13 gradi. Pochi, decisamente troppo pochi per i bambini ospitati, tanto che alcuni genitori (comprensibilmente) hanno deciso di riportarseli a casa, o lasciarli dai nonni.
Nonostante le rassicurazioni da parte dell’assessore Arcai, da parte del vicesindaco Rolfi e del direttore generale del comune di Brescia, Alessandro Triboldi, in diversi istituti cittadini i termosifoni ancora non sono stati accesi, e dopo il freddo improvviso calato durante il fine settimana bisognerà attendere ancora, altri due-tre giorni, prima del tepore dei caloriferi.
Il direttore Triboldi sulle colonne di Bresciaoggi in edicola stamane: «Sono oltre 240 le centrali termiche cui fanno capo gli stabili del Comune di Brescia. È chiaro che per attivarle tutte ci vuole un po’ di tempo, perchè i tecnici devono uscire, azionare la caldaia e supervisionare la situazione. E sebbene gli impianti siano tutti regolarmente manutenuti, qualche volta può anche accadere che se ne trovi uno guasto, e in quel caso si deve intervenire aggiustandolo. Abbiamo dato priorità assoluta alle scuole e al Palazzo di Giustizia, in ogni caso entro due, tre giorni al massimo tutti gli impianti saranno accesi e funzionanti».
L’impressione dunque è che fino a venerdì, o addirittura lunedì prossimo (24 ottobre, la data ufficiale di accensione programmata dalla Loggia), alcuni istituti rimarranno al freddo. Bambini: armatevi di giubbotto!
Al Parlamento a Roma non sentono tutto questo freddo. Che sia questa la motivazione per la quale il sindaco Paroli non si è accorto dell’abbassamento delle temperature a Brescia?
Ma quante scuse!!!!!!!!!!!!!!! Non si potevano chiamare qualche giorno prima i tecnici per supervisionare la situazione e azionare la caldaia??????????????????????????????????????