In Broletto passa “L’Umberto magno”. Molte curiosità nel libro dell’eretico Facco su Bossi

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    L’Umberto Magno – quello che fa discutere e litigare – è arrivato anche a Brescia. Nella sala Sant’Agostino di Palazzo Broletto, infatti, ieri sera l’ex caporedattore della Padania Leonardo Facco ha presentato il suo libro “verità” dedicato al leader della Lega Nord. Una biografia non autorizzata di Bossi, in cui si raccontano molti episodi curiosi della storia del Paese e del movimento. A partire dal contratto economico che legherebbe il senatùr e Silvio Berlusconi. Ad accompagnare Facco, di fronte a una quarantina di persone, l’ex direttore della Padania Gianluca Marchi e il consigliere provinciale Giulio Arrighini, leader della Lega Padana Lombardia. Da registrare le provocazioni di Facco su Monica Rizzi e sul figlio di Umberto Bossi, Renzo. “Seguo con curiosità gli sviluppi della vicenda dossier”, ha detto, “ma nel frattempo registro che per essere vicini al Capo bisogna imitarlo: lui ha due lauree false e anche Renzo – per le informazioni che ho raccolto fino a oggi – non mi risulta abbia il diploma”. Quindi Facco, rimanendo su Brescia, ha sottolineato il ruolo dei Caparini. “Sul loro rapporto con Bossi”, ha detto, “ci sono molte cose da scoprire”.

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    7 Commenti

    1. Il capo dei "patani" con lauree millantate e cariche e prebende elargite secondo lo statuto d’azienda familiare è finalmente nudo.Il vento sta cambiando perchè la gente li ha provati.Visto il resoconto, sarei andato con piacere alla serata:più pubblicità la prossima volta. W l’Italia

    2. Quante balle che scrivete, Bossi non ha mai detto di essersi laureato, era studente di medicina e quando ha iniziato a fare politica ha smesso gli studi! E lo ha anche scritto in vari libri (tra cui Vento del Nord di Vimercati).

      Forse vi confondete con Speroni, altro storico fondatore della Lega, che 2 lauree le ha davvero.

    3. Masaniello il nome è tutto un programma se tu sei il rappresentante dell’italia POVERA ITALIA VIVA LA PADANIA VIVA BOSSI via i terruncelli dal nord

    4. Oh celtico, "parla a come badi", che nella banda dei quattro siamo in maggioranza:La regina madre, Rosi Mauro e il trotino del Mongibello; resta solo quello che, in paese ricordano tutti, festeggiò tre volte la laurea. Mi sa che ti faranno portare l’ampolla dal Monviso a Corleone.E poi sai chi è Rinaldi? Onore a Leonardo Facco e gli altri!

    5. Non vorrei sembrare protagonista.Sono di destra d’azione nazionale e come figlio del popolo con forti connotazioni sociali. Non faccio la guerra a nessuno,conosco i limiti di ogni azione individuale, ma ridendo, castigo "patanos beceramente razzisti" e diventati casta.Unicuique suum…Un italico saluto.

    6. Ma che carini questi cd "patani"! Loro si "laureano" alla Scuola Radio Elettra, le mogli li lasciano perchè esasperate dalle finte lauree in medicina (pagate dalle mogli che lavorano, ovviamente)e qualcuno ancora ha ancora il coraggio di apostrofare altri con i termine "terruncello"? Complimenti per il grande esempio di correttezza ed onestà! E pensare che tanti giovani sono morti per una Italia unita e libera. Vergognatevi camicine verdi, e quando in futuro parlerete dei Romani, pulitevi la bocca! Arrivederci a Roma, tanto è solo alla poltrona quello a cui siete attaccati.

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