Tentano estorsione a un piccolo imprenditore bresciano, tre persone indagate per usura

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    Ha chiesto un prestito di 50mila euro alle persone sbagliate, riconducibili a sodalizi ‘ndranghetisti che applicavano tassi di interesse del 20% al mese. Quando si e’ trovato a dover restituire 178mila euro e tartassato da continue minacce di morte, anche verso moglie e figlioletto, ha chiesto aiuto alla Polizia. Vittima della tentata estorsione un piccolo imprenditore bresciano, che si era indebitato a causa del vizio del gioco. Tre le persone finite agli arresti domiciliari dopo un’indagine della questura di Brescia durata un mese, coordinata dalla Procura: si tratta di un 35enne bresciano, titolare di una ditta di arredamento in Franciacorta, di un suo dipendente del ’69 e di un 60enne calabrese, accusati di estorsione e indagati per usura. Il 60enne dovra’ anche rispondere di porto illegale di arma da fuoco e ricettazione: aveva nascosto un revolver calibro 357 magnum risultato rubato nell’auto usata dalla vittima. 

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