Ex accertatore di Brescia Trasporti accusa suoi colleghi di truffa ai danni dell’azienda

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(a.c.) Una truffa ai danni della società  perpetrata per anni all’insaputa dell’azienda da suoi dipendenti. E’ l’accusa di un ex controllore di Brescia Trasporti, attualmente solo autista, che ha tenuto una conferenza stampa  nella sede del sindacato autonomo Faisal Cisal.

Paolo Milan, questo il nome dell’ex accertatore, è convinto di avere scoperto una truffa che si è protratta almeno dal 2005 al 2009. Tutto parte dal fatto che gli accertatori che multano i passeggeri senza biglietto ricevono dalla società un compenso extra pari a 9,88 euro lorde. Il signor Milan nel gennaio 2005, secondo quanto riportato da Bresciaoggi in edicola stamane, si recò allo sportello per ritirare il proprio compenso derivante dall’aver ratificato 26 multe, ricevendo un benefit solo per 25. Da qui è partita tutta la sua lunga indagine secondo la quale impiegati dell’azienda intascherebbero parte dei soldi pagati direttamente dai passeggeri sugli autobus, e consegnati allo sportello dagli accertatori, integrando le cifre con i soldi che invece altri passeggeri pagano solo via posta. L’accusatore avrebbe già presentato alla Guardia di Finanza le schermate di computer che proverebbero l’illecito. Come è entrato in possesso dei dati informatici? Un anonimo aiuto all’interno dell’azienda gli avrebbe recapitato un cd contenente i dati. La Guardia di Finanza è al corrente della questione dal 2009, così come i vertici di Bresciatrasporti, sindaco, vicesindaco e Banca d’Italia. Milan dice che aspetta giustizia, non per sé ma per l’azienda pubblica. 

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1 COMMENT

  1. Relazione perfetta ad esclusione dell’aggio pari a 8,88, chi volesse verificare la documentazione puo andare su facebook nel mio profilo, libero a tutti, Gervasi ne era al corrente ancora prima di essere insediato, ora è indagato e denunciato alla Procura della repubblica e dovrà risponderne. Le prove sono lampanti nessun dubbio, avete solo tentato di depistare per proteggere la vosra sedia. VERGOGNATEVI.

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