Molgora non dovrebbe sostituire sostituire l’assessore dimissionario Alessandro Sala con un rappresentante della stessa corrente. Ma ridurre il numero dei membri della sua giunta. A chiederlo – con una lettera aperta al presidente del Broletto – è il capogruppo del Pd Diego Peli.
ECCO IL TESTO INTEGRALE
Visto che non esiste dialogo tra Lei e le Opposizioni, mi permetto di inviarLe questa lettera aperta. Lo spunto è dovuto dalle dimissioni dell’assessore Alessandro Sala. Con il suo gesto motivato rinunciare al doppio incarico è una risposta corretta alle tante sollecitazioni ricevute. Un gesto che conferma il suo stile e fa accrescere la mia stima. Un esempio questo che dovrebbe essere seguito, visto che altri si trovano nella stessa situazione. Le conseguenze di tale gesto, (notizia giornalistica) è l’individuazione del suo sostituto. Attorno a questo vorrei proporLe una riflessione. Oggi la nostra istituzione provinciale è composta, oltre che da Lei, da 36 Consiglieri e 12 Assessori. Il futuro organismo (che Lei e il suo Vice avete votato) sarà composto da 14 Consiglieri e 4 Assessori. Io lo ritengo un assurdo, è la distruzione dell’istituzione e mi domando: “cosa pensavano quei parlamentari bresciani quando l’hanno votato?”. Orbene fra due anni e mezzo il nuovo Consiglio avrà una struttura ridotta e gli Assessori passeranno dagli attuali 12 a 4. Visto che Lei è fra chi ha votato tale legge Le chiedo che sia coerente.
Oggi abbiamo un Assessore dimissionario. Lei riduce pertanto da 12 a 11 il numero dei componenti della Giunta. E siccome se ne preannuncia un’altra possibile dimissione potremmo portare la Giunta a 10 componenti. Si applicherebbe con coerenza la legge approvata anche da Lei il mese scorso. Lei che è esperto nei tagli di bilancio e orgoglioso del suo pareggio (merito che le riconosco), risparmi soldi anche per l’indennità per la struttura e l’apparato. Sarebbe un gesto di attenzione per diminuire quel enorme debito (504 milioni di €uro) che la coalizione PDL-Lega Nord ha accumulato. A meno che anche Lei (così si legge) voglia applicare il manuale Cencelli (in parte già messo in pratica) dove a dimissioni di un assessore di una corrente questo lo si debba sostituire con uno della stessa corrente. Lo ha già fatto per la delega ai Lavori Pubblici, pescando tra i non eletti pur di accontentare la corrente. Noi non abbiamo nulla contro le persone nominate o da nominare, ma contestiamo il principio e il metodo. Se non sarà così sono tentato di pensare che Lei stia utilizzando un metodo ben collaudato dai democristiani (metodo Cencelli), anche se la D.C., posso garantire, lo applicava meglio.
Sperando che il buon senso prevalga La ringrazio per l’attenzione e porgo i più cordiali saluti.
Diego Peli
Capogruppo PD in provincia
Bravo diego, purtroppo ho paura che la tua lettera rimarrà inascoltata.
Bravo Diego, un bel regalo al presidente della provincia…
Come mai?
Da quando la democrazia si giova della contrazione della rappresentanza?
E da quando il PD fa la stampella della Lega Nord tifando per la rottura dell’equilibrio in giunta?
Forse la Lega Nord non è abbastanza egemone?