(a.c.) La procedura è aperta, l’esito non è per nulla scontato. Dopo l’altolà da parte della Giunta per le Elezioni di Montecitorio ai sindaci dei comuni sopra i 20mila abitanti che occupano anche la poltrona di parlamentare, è stata aperta una procedura per analizzare la situazione analoga dei presidenti di provincia.
Brescia in questo campo la fa da padrone: sia il sindaco del comune capoluogo che il presidente della provincia hanno un doppio incarico romano. Sembra sempre più probabile che Paroli debba scegliere tra i due ruoli, addirittura prima di natale (leggi la notizia: clicca su questo link), anche se i tempi potrebbero allungarsi di sei mesi.
Ricordiamo che sono 11 i sindaci nelle condizioni di Paroli, 10 invece i presidenti di provincia nelle condizioni di Molgora: la vicina Bergamo (con Ettore Pirovano), Asti, Napoli, Salerno, Frosinone, Foggia, Avellino (senatore Cosimo Sibilia), Biella e Caserta (oltre a Molgora). I partiti? 6 Pdl, 2 Lega Nord, 1 Udc.
E’ inutile dire che se il sindaco o il presidente di provincia si dimettessero per rimanere a Roma si andrebbe a nuove elezioni.
O SONO QUASI TUTTI DEI PARTITI AL GOVERNO ;
COMPLIMENTI!!!!
Anche lui presto a casa!
E’ normale che siano tutti di partiti al governo, visto come amministra, la sinistra non vince le elezioni da mille anni. E per fortuna!
Per come vanno le cose conviene lasciare Roma….visto mai che salti il governo
Sarà che la sinistra non vince le elezioni(3 anni), ma gioire dello schifo che stiamo vivendo grazie, invece, ai vincitori, equivale ad essere dei poveri masochisti!