Operazione “Prova a prendermi”, denunciato “il flagello” dei commercianti di Brescia

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    L’indagine denominata “Prova a prendermi” ha inizio nel maggio 2011 quando giunge negli uffici della locale Sezione Postale, la segnalazione di un commerciante bresciano truffato. Il nome dell’operazione è stato “ispirato” dalla scena che gli agenti della Sezione Polizia Postale di Brescia si sono trovati di fronte una volta entrati nell’abitazione per eseguire la seconda perquisizione domiciliare in un mese nei confronti dell’uomo identificato quale autore di numerose truffe perpetrate ai danni di commercianti bresciani.

    Difatti gli agenti nell’entrare hanno trovato la tv accesa con il player DVD che riproduceva il famoso film “PROVA A PRENDERMI” con Leonardo di Caprio (la storia di un famoso truffatore statunitense sfuggito per anni agli investigatori e resosi responsabile di centinaia di ingegnose truffe). L’indagine ha trovato spunto da una serie di denunce giunte negli uffici della Sezione di Polizia Postale da parte di commercianti frodati da un distinto signore quarantenne, che si presentava ai negozianti a bordo di vistose auto di lusso e con abbigliamento griffato. L’uomo, con grande affabilità dialettica, riusciva a carpire la fiducia dei commercianti dichiarando di essere un operatore finanziario di grosse società.

    Solitamente l’uomo effettuava il primo acquisto pagando in contanti e dopo qualche giorno si ripresentava effettuando un ordine più impegnativo che pagava con assegni che poi si rivelavano “scoperti”; in una circostanza consegnava  due assegni postali dell’importo di € 50.000,00 la cui copertura sembrava garantita da POSTE ITALIANE con un’attestazione vidimata da un particolare timbro postale. Gli investigatori constatavano che l’impronta del timbro coincideva esattamente con quella di un timbro sottratto qualche mese prima ad un ufficio postale di Brescia e per questo chiedevano un Decreto di Perquisizione domiciliare all’AG.

    Come tutti i truffatori che si rispettino anche il quarantenne C.O. si era reso irreperibile, ma veniva rintracciato grazie ai dati forniti da un commerciante truffato che aveva preso il numero di targa di una lussuosa PORCHE CAYENNE utilizzata dal malvivente e risultata in noleggio. Quando gli operatori della Sezione si presentavano presso la dimora del truffatore riuscivano a rinvenire decine di orologi preziosi d’epoca, assegni postali e bancari associati a conti correnti chiusi da anni ed il timbro postale utilizzato per una serie di frodi.

     

    Parte degli oggetti rinvenuti sono stati già restituiti ai commercianti frodati. Ancora in corso accertamenti da parte degli investigatori al fine di individuare ulteriori vittime dei raggiri del sedicente Promotore Finanziario.

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