Fatti di Calcinatello, Galletti e don Corazzina attaccano la Lega: “Fomenta la caccia ai rom”

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Pubblichiamo qui di seguito la lettera di Galletti, Valenti e Don Corazzina sula questione rom dopo i fatti di Calcinatello:

 

 

 

Il buon senso e un pizzico di ragione

 

Una ragazza morta per una possibile overdose in un’automobile a Montichiari, un ragazzo ucciso da un colpo di fucile nella sua abitazione a Calcinatello: le storie di due famiglie si sono tragicamente intrecciate e due giovani vite ora non ci sono più.

La pietas che deve contraddistinguere le tragedie e le sofferenze personali delle persone deve essere esercitata con responsabilità nei confronti di tutte le vittime, nel rispetto della loro dignità. Fa impressione che, invece, alcuni esponenti della Lega Nord abbiano preso spunto da questi drammatici episodi per alimentare una campagna contro i rom e i sinti. Una campagna fuori luogo, fuori contesto e che, nello specifico, ribalta anche le responsabilità individuali. Come ha scritto il procuratore capo Guido Papalia riferendosi all’omicida del ragazzo, «l’uomo non ha cercato una persona precisa, ma ha cercato di punire un gruppo che lui riteneva colpevole dello spaccio di stupefacenti che ha ucciso la figlia». Le responsabilità, è bene ricordarlo, sono sempre individuali e soggettive e non c’è alcuna ragione di estendere le colpe a gruppi, collettività o etnie. È questo invece quanto stanno facendo alcuni esponenti della Lega Nord, armati di pregiudizi e smaniosi di fomentare cacce all’untore di triste memoria.

Responsabilità di tutti, innanzitutto di chi ha un ruolo istituzionale, è contrastare con tutte le forze della ragione e del buon senso  il rischio di deriva culturale e sociale che affligge la nostra società. I problemi vanno compresi nella loro complessità e gestiti con intelligenza, soprattutto in un periodo in cui la crisi globale sta ampliando sempre più le sacche del disagio e dell’emarginazione. Diffondere paura e rancore non risolve i problemi ma gli alimenta.

 

Damiano Galletti – Cgil Brescia

Franco Valenti – Fondazione Piccini    

Don Fabio Corazzina – Parrocchia S.Maria in Silva    

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22 Commenti

  1. Trovo per lo meno inopportuno che il Procuratore Generale della Repubblica di Brescia (da cui indirettamente dipende la pubblica accusa) si metta a scrivere un articolo,su un giornale,riguardo ad un reato compiuto nella giurisdizione della Corte d’Appello competente.
    Teniamo conto che il reo sta venendo perseguito dai suoi sottoposti.
    Anzi,ritengo che tale comportamento sia censurabile.

  2. Il comportamento dei meridionali disonora i bresciani. Visitando l’Europa devo sovente difendermi dall’insinuazione ( che considero per me un insulto ) di essere mafioso in quanto italiano: e provate a spiegare l’enorme differenza tra bresciano e meridionale.

  3. Basterebbe leggere un po’ ed informarsi, per sapere quali siano le iniziative della CGIL nei confronti dei lavoratori italiani. Ma uno che sa scrivere sempre e soltanto "albani" e "marocchi" (nell’evidente rispetto della "netiquette" richiesta sul presente sito), forse ha già tutte le risposte…

  4. wow… che firme eccellenti!! ah ah ah ah. I soliti noti poco dediti al lavoro e molto dediti alla difesa di chi non lavora, come gli zingari.

  5. Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
    e fui contento, perché rubacchiavano.

    Poi vennero a prendere gli ebrei
    e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

    Poi vennero a prendere gli omosessuali,
    e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

    Poi vennero a prendere i comunisti,
    ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

    Un giorno vennero a prendere me,
    e non c’era rimasto nessuno a protestare.
    — Bertolt Brecht

  6. l’istigazione all’odio razziale è un reato grave. bene fa la redazione a cancellare puntualmente i msg razzisti che ultimamente sono molto aumentati di numero e secondo una regia ben chiara. i reati anche se i posts vengono cancellati restano, così come restano registrati gli IP che permettono di identificare gli autori del reato. fossi la redazione passerei i tabulati alla magistratura. fossi un magistrato chiederei i tabulati alla redazione. che ne pensa la redazione?

  7. non e’ vero che non c’era rimasto nessuno a protestare, assieme al "povero" Brecht… c’erano rimasti gli operai di Berlino (est, ovviamente) che scesero a protestare in strada nel 1953, per la fame che pativano e le oppressioni nelle fabbriche "rosse" e i carri armati russi, cosi’per sport, ne schiacciarono varie dozzine sotto i cingoli…e, guarda caso, non protesto nessuno, nemmeno Brecht, che anzi scrisse che era giusto cosi’….bisognerebbe conoscere meglio chi si cita ad esempio di morale.

  8. da wikipedia/Brecht: "…Nel 1953 assistette all’insurrezione degli operai di Berlino e scrisse una lettera in cui difendeva il partito comunista. Scrisse le poesie Elegie di Buckow. In realtà furono pubblicati, della sua lettera, solo i passaggi relativi all’appoggio dato al Partito, e la propria dichiarazione di lealtà, mentre nella sostanza il documento era FORTEMENTE CRITICO nei confronti della repressione del movimento operaio.

  9. bellissimo "nella sostanza"… cioe’ appena sufficiente per non farlo andare in Siberia? O finire in qualche scantinato della Stasi?…"nella sostanza"…!!!!Chi decide cosa significa "nella sostanza", quelli di wikipedia? Non ho parole.
    "Furono pubblicati"…da chi?… e come? E chi decise cosa pubblicare e cosa "tagliare"?

  10. sarebbe bello chiedere ai bresciani se vogliono o no i razzisti. alle ultime votazioni i leghisti hanno cominciato a perdere delle belle stangate.

  11. chi decide cosa è importante? wikipedia o l’asino schott? in ogni caso il focus è sulla storica persecuzione degli zingari. i nazisti ne hanno uccisi a centinaia di migliaia.

  12. ..e allora, se giustamente vuole fare da portavoce alle vittime del razzismo, non si scelga come nume tutelare un servo di massacratori sanguinari come brecht…e pure un vigliacco, che – se e’ vero cio’ che scrive wikipedia – dava un colpo al cerchio e uno alla botte…

  13. egregio signore, data la gravita’,la gratuita’ della immonda e falsa accusa che lei mi rivolge, cioe’ di essere troppo amico dei nazisti (testuale, scritto da lei, lei deve avere perso la testa…) chiedo alla redazione di intervenire cancellando immediatamente quel messaggio. In alternativa, gradirei avere identificativo di questo signore perche’ mi vorrei difendere nelle sedi piu opportune. Grazie.

  14. ma non ho detto che lei è amico dei nazisti. le ho chiesto di spendere una parola contro lo sterminio degli zingari. legga bene.

  15. guardi…e’ lei che deve leggere bene… secondo lei se io scrivo nel post delle 16,18 " se lei GIUSTAMENTE vuole fare da portavoce alle vittime del razzismo…" secondo lei cosa vuole dire?… credo dovrebbe come minimo scusarsi con me, perche’ la frase ‘troppo amico dei nazionalsocialisti’ mica l’ho scritta io.

  16. è vero e mi scuso, ma non se la prenda troppo, sono cose che capitano nella foga della discussione. mi è sfuggita la parola "giustamente" nel suo post. converrà che senza la parola "giustamente" il suo accanirsi (secondo me eccessivo ed anche offensivo) contro brecht ed il non condannare l’eccidio degli zingari l’avrebbe fatta apparire "amico" degli aguzzini.
    in ogni caso la mia frase "apparire amico dei nazisti" voleva essere provocatoria, questo sì, ma non offensiva.

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