Crocifisso, Marelli (Lega): “Una battaglia di civiltà e di difesa dei nostri valori”

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    Via libera dal Consiglio Regionale al progetto di legge della Lega Nord sull’esposizione del Crocifisso negli spazi regionali.

     

    “Il provvedimento – spiega il relatore e consigliere del Carroccio, Alessandro Marelli – dispone l’esposizione del Crocifisso in tutte le sale istituzionali e di ingresso di ogni edificio di Regione Lombardia. Questa legge regionale rappresenta molto di più di un mero adempimento amministrativo: da un lato salvaguarda uno dei simboli della nostra storia e della nostra identità, dall’altro promuove i valori del cristianesimo, i principi su cui poggiano la cultura europea e la stessa civiltà occidentale. Al contrario di quanto affermato da alcuni esponenti del PD, nessuno vuole svuotare questo simbolo della sua valenza religiosa. Abbiamo ritenuto invece di evidenziare, come del resto hanno fatto anche i giudici del Consiglio di Stato, i valori civilmente rilevanti del Crocifisso. Il provvedimento approvato oggi in Consiglio, a differenza di quanto sostengono i democratici, non è impugnabile. La stessa Cassazione ha stabilito infatti che “il principio di laicità dello Stato nell’ordinamento italiano non esclude la presenza del Crocifisso negli spazi pubblici.”

    La recente giurisprudenza ha dunque sancito che l’esposizione di questo simbolo non lede il principio della libertà di religione e che la presenza del Crocifisso, nelle scuole come nei tribunali, non intacca il principio della laicità dello Stato.

    Inoltre la normativa approvata oggi attua quanto disposto dall’art.2 dello Statuto di Regione Lombardia dove si afferma che la Regione “persegue, sulla base delle sue tradizioni cristiane e civili, il riconoscimento e la valorizzazione delle identità storiche, linguistiche e culturali presenti sul territorio.”

    “Mi congratulo – afferma il consigliere regionale della Lega Nord, Pierluigi Toscani – con il collega Marelli per l’ottimo risultato raggiunto. Ritengo vergognoso il comportamento degli esponenti del centrosinistra, sempre in prima fila nelle celebrazioni liturgiche, ma pronti a rimangiarsi tutto per ottenere maggiore visibilità. Ci accusano di voler strumentalizzare la questione, ma la verità è che il 95% dei cittadini la pensa come noi.” 

     

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