Per tre giorni Brescia diventa la capitale della sicurezza dei prodotti di origine animale

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    Per tre giorni Brescia diventa la capitale delle tematiche legate alla sicurezza dei prodotti di origine animale. Sede degli incontri la sede centrale dello Zooprofilattico di Lombardia ed Emilia Romagna.

    Più di 50 rappresentanti di 40 Paesi europei stanno partecipando al workshop "OIE National Focal Points for Animal Production Food Safety" a Brescia, ospitati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, dall’8 al 10 novembre 2011. Il tema principale dei lavori è l’analisi del ruolo dei focal point nazionali OIE per la sicurezza dei prodotti di origine animale nella fase della produzione.

    I focal point OIE, sono localizzati in ogni Paese membro e sono diretti dai delegati OIE di ciascun Paese. Lo scopo dei focal point è quello di fornire un supporto alle autorità sanitarie per eseguire e adempiere agli obblighi e ai doveri inerenti allo status di Paese membro OIE.

    Questo comporta la creazione di una rete nazionale di esperti in sicurezza dei prodotti di origine animale o la comunicazione con la rete esistente: una delle principali attività di questa rete è la analisi e discussione dei testi e degli standard (proposti dalla OIE Code Commission in tema di sicurezza dei prodotti di origine animale.

    Il tema principale sarà declinato con particolare attenzione al ruolo dei servizi veterinari nel campo della sicurezza alimentare e nella definizione di strategie di intervento per il monitoraggio di Salmonella, Campylobacter e Echerichia coli o di programmi di controllo per Febbre Q, Brucellosi, Trichinosi e Echinococcus nei Paesi UE.

     

    Anche la funzione controlli e la promozione degli standard OIE all’interno delle aziende zootecniche sarà oggetto di discussione, attraverso l’analisi di casi pratici nei diversi Paesi membri

    La scelta dell’IZSLER (Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lombardia ed Emilia Romagna) come ospite principale del workshop non è casuale: l’Istituto Zooprofilattico, con la sede centrale di Brescia, con le sue ramificazioni territoriali opera nel polo di maggior concentrazione di produzione e di trasformazione di alimenti di origine animale. Tradotto in numeri, riferiti su scala nazionale, controlla il 16% degli allevamenti bovini, il 33,5% di quelli di capi, il 24,7% degli allevamenti equini, l’11,6% di quelli ovicaprini e il 71,1% dei capi suini. Il solo controllo qualità del atte lombardo, che costituisce il 38% di quello prodotto in Italia, vede l’Istituto impegnato con oltre un milione di analisi all’anno.

    La giornata si è aperta con i saluti del dottor Nikola Belev, Presidente della Commissione Regionale OIE per l’Europa e Rappresentante Regionale OIE per i Paesi dell’Europa Orinentale, del dottor Romano Marabelli, Direttore del Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti, del dottor Franco Tirelli, Presidente della Zooprofilattico e del professor . Stefano Cinotti, Direttore Generale.

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