Distaccamento dei vigili, Brixia Sviluppo difende il suo operato: “Noi corretti e trasparenti”

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    La società ha operato in modo corretto, ha pagato l’immobile "meno" di quanto scritto nelle perizie di Pro Brixia e ha operato nella massima trasparenza, su preciso mandato della Loggia. Il presidente di Brixia Sviluppo Riccardo Franceschi rimette in fila date e cifre dell’operazione San Faustino, ovvero l’acquisto dell’immobile dentro cui sarà ricavato il nuovo distaccamento della polizia Municipale. Lo fa dopo le polemiche dello scorso consiglio comunale, in cui il Pd aveva evidenziato alcune ombre sull’operazione.
     
    Tutto è partito – spiega Franceschi – dalla ricapitalizzazione della società (3,5 milioni) effettuata dalla Loggia nel 2009. Tra gli obiettivi la riqualificazione "sociale" di via San Faustino e del Carmine. L’indicazione si è poi tradotta in un bando per la ricerca di un immobile "a uso ufficio", con l’intenzione di spostarvi il distaccamento dei vigili. Delle sei proposte arrivate, la più convincente è stata quella dell’immobile di viaa San Faustino 3: edificio di 5 piani (uno interrato) in fase di ristrutturazione. All’inizio i proprietari hanno chiesto 2.170.000 euro, poi sono scesi a 2.050.000 e infine a 1,6 milioni. Nel frattempo Brixia SViluppo ha chiesto a Pro Brixia una perizia dettagliata. Il borsino immobiliare (curato sempre da Pro Brixia) indica per gli edifici destinati a ufficio nel quartiere un minimo di 1.950 euro al mq e un massimo di 2.450 euro. "Quello" spiega però Franceschi "è un valore statistico. Noi volevamo una perizia ad hoc sull’edificio". Il risultato è stata una valutazione di 2860 euro al mq. Servivano però alcune migliorie: l’armenia nel sotterraneo, la cablatura. Lavori che sempre Pro Brixia ha valutato in 400 euro al mq. Infine (terza perizia) è stata fatta una misurazione precisa  che ha portato a una certificazione della grandezza dell’immobile: 526,06 mq. Alla fine il prezzo d’acquisto è stato 1.710.000 euro (3251,50 euro al mq): 1,5 per l’immobile (2851, 50 euro al mq, meno della perizia di Pro Brixia) più 210mila euro per le aggiunte (400 euro al mq).
     
    Se questi sono i numeri, Franceschi ci tiene anche a precisare che la società di aver agito solo dopo due delibere, quella del cda di Brixia Sviluppo e qualla dell’assemblea dei soci (il Comune è socio unico), in cui la Loggia ha "approvato" l’operazione. Insomma, spiega Franceschim, non possiamo essere additati come un soggetto che opera senza alcun mandato. Noi, per statuto, abbiamo l’obbligo della trasparenza". 
     
    Quanto alla possibilitrà di usare edifici già in possesso del Comune, Franceschi ha evidenziato come si tratti di strutture non adeguate, o perché troppo piccole (come la porzione dell’attuale distaccamento) o perché immobili di pregio, come palazzo Avogadro (la cui ristrutturazione richiederebbe per altro una decina di milioni).  

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