Distretto del latte: una TAV per l’agricoltura

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    Distretto del latte come un treno ad alta velocità per la produzione del latte e per l’economia agricola lodigiana ma soprattutto per l’economia lombarda. Del resto la Lombardia, da sola produce il 40% di latte del paese e il distretto lodigiano è oramai a quota 12%. Un distretto di filiera con undici società che rappresentano oltre 600 stalle e che portano il prodotto direttamente ai trasformatori per la creazione dei migliori formaggi della pianura padana. Una società che ha già messo nelle sue priorità la ricerca, l’innovazione e l’internazionalizzazione con l’obiettivo di arrivare a determinare un prezzo del latte su base indicizzata. E’ questo l’identikit del Distretto del Latte che è emerso al convegno "Distretto del Latte: attese e prospettive" inserito nelle manifestazioni culturali della 221esima edizione della Fiera Agricola di Codogno, in provincia di Lodi, incontro svoltosi all’Istituto Agrario "A. Tosi" a cui hanno preso parte il vice presidente di Regione Lombardia Andrea Gibelli, l’assessore all’Agricoltura Giulio De Capitani e il presidente della provincia di Lodi Pietro Foroni.

     

    "Lo scopo di questo distretto è quello di portare il nostro latte sempre più lontano e creare quante più opportunità per chi, come voi, si occuperà di agricoltura" ha detto Andrea Gibelli. "Per fare questo serve fare squadra; serve saper unire agricoltura ad industria; tradizione a tecnologia". Rivolgendosi agli studenti, il vice presidente di Regione Lombardia si è augurato che chi si occuperò di agricoltura abbia sempre di più "scarpe sporche di terra ma con sempre nelle mani un apparecchio tecnologico. Speriamo – ha concluso Gibelli – che da questo Distretto emergano persone che sappiano usare, nello stesso modo, il badile e l’Ipad". "Come Regione siamo impegnati a far capire qual’e’ l’effettivo valore dell’agricoltura in Lombardia", ha detto, invece, Giulio De Capitani assessore all’Agricoltura nel corso del suo intervento.

     

    Parlando del tema dei distretti agricoli, De Capitani ha spiegato come si è mossa l’istituzione."Nel mondo agricolo – ha detto – c’era l’attesa di aggregazioni come quelle dei distretti e quelli creati da Regione rappresentano, ora, uno scenario completo dell’agricoltura lombarda". Ma Capitani agli alunni del "Tosi" ha voluto delineare anche lo scenario futuro. "Nei prossimi anni sul mondo agricolo graveranno le scelte che sono in corso in merito alla prossima Politica Agricola Comunitaria con un pesante taglio dei fondi che verranno girati al nostro paese anche a causa dell’ingresso dei nuovi paesi che, non hanno, però la nostra stessa economia.". Ma c’è anche un dato positivo secondo De Capitani. "Sono i mille giovani che hanno potuto usufruire delle misure del Piano di Sviluppo Rurale per aprire aziende agricole".

     

    "Il tema dell’alimentazione – ha detto Pietro Foroni – è un tema all’ordine del giorno. Il lodigiano ha il Dna agricolo nella propria pelle e serve prendere coscienza di questo Dna e affrontare le sfide anche alla luce dei cambiamenti che ci sono nel mondo. Parlando di sfide diventa centrale – ha aggiunto Foroni – il capitolo del distretto del Latte che ha un ruolo fondamentale. Nel lodigiano molti imprenditori sono stai in grado di fare sintesi per creare questo Distretto che avrà un ruolo fondamentale".

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