Rolfi e Labolani: Lodoìga bentornata sotto la Loggia

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    Nel 1874 la “Lodoìga della Losa" venne rimossa dal portico di Piazza Loggia e da allora è stata abbandonata in magazzini vari per poi essere messa e lasciata in un palazzo dell’Università. La volontà della Giunta Paroli, e in questo caso degli Assessori Labolani e Rolfì, è di ripristinare la storia gloriosa della nostra città. E da qualche giorno la statua – su cui tradizionalmente i bresciani attaccavano bigliettini con i loro desiderata – è tornata sotto il porticato del palazzo comunale.

    “Si tratta di una iniziativa importante che riporta nella sua collocazione una statua che dal 1874, salvo un breve periodo recente, è stata tenuta nascosta ai bresciani. I bresciani potranno tornare a conoscere ed apprezzare un’opera misteriosa le cui origini e significato cono ancora oggi studiati dagli appassionati – ha spiegato il Vicesindaco Fabio Rolfi – e che per decenni e’ stata usata come luogo di devozione popolare dove collocare richieste e proposte verso i governanti cittadini e per questo amata dai bresciani. Con questa iniziativa confermiamo la volontà di continuare a promuovere la bellezza artistica e storica della nostri città.”

    La Lodoìga – si legge in una nota – è solo uno di questi passaggi, insieme al recupero della Pinacoteca Tosio Martinengo, il recupero e l’apertura prossima della Torre della Pallata, i lavori al Capitolium e in Broletto al Salone dei Cavalieri, la riqualificazione di Piazza Vittoria e della Statua del Bigio con un importante progetto che verrà presentato nelle prossime settimane, ma ancora: il recupero e l’utilizzo della cupola della Loggia, mai aperta al pubblico, la prossima conclusione dei lavori con il recupero degli affreschi dalla "sala stampa" di Palazzo Loggia, ma anche il restauro e il nuovo posizionamento del Frontone del Vanvitelli che era situato sopra la Loggia a coronamento della copertura e che era tra le erbacce dei nostri magazzini.

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    1 COMMENT

    1. Finalmente, dopo tre anni e mezzo di tante parole, Labolani potrà anche lui tagliare il suo primo nastro. Che si diverta molto, perchè, con ogni probabilità, sarà anche l’ultimo.

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