(a.c.) Ha ingranato la prima ed è partito velocemente per scappare dall’uomo che stava urlando per il parcheggio occupato abusivamente dal suo suv. Si è accorto di aver urtato qualcosa, ma certo non pensava di aver ucciso una persona. Queste la versione dei fatti fornita da Angelo Pelucchi, 72 anni, piccolo imprenditore di Bassano Bresciano, comune non troppo distante dalla Provincia di Cremona.
La Mobile di Cremona stava cercando di rintracciare il responsabile dell’omicidio avvenuto durante la festa cittadina per il torrone. Su strade e autostrade era stato diramato l’ordine di tenere d’occhio i suv corrispondenti a quello che ha investito e ucciso, e le stazione dei carabinieri stavano rintracciando tutti i proprietari con la stessa vettura. Probabilmente la cattura di Pelucchi era solo questione di ore. Nel pomeriggio però Pelucchi si è recato spontanemente in caserma a Brescia per costituirsi e dichiarare la propria responsabilità per la morte di Guido Gremmi, 76enne cremonese investito e ucciso per una banale lite causata da un parcheggio. Pelucchi si sarebbe accorto ieri mattina, da quotidiani e telegiornali, della morte dell’uomo investito a Cremona, ed avrebbe solo allora realizzato di esserne il responsabile. Da lì in poi la decisione di costituirsi sarebbe stata un passaggio obbligato, sia per motivi di coscienza sia per il consiglio ricevuto dai suoi avvocati. Alle 18 l’ingresso in caserma Masotti a Brescia, dove ha raccontato la propria versione dei fatti.
Ora si trova in carcere a Canton Mombello, l’accusa è di omicidio.
Ma si può continuare a commentare anche con il vecchio metodo